AREZZO
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Ad Arezzo c'è un esempio di
incuria e di degrado nel cuore della città. I Popolari per Arezzo denunciano
come piazza del Popolo, importante area urbana adiacente a scuole e ad uffici,
giaccia abbandonata a se stessa a causa di una totale assenza di semplici
interventi di manutenzione ordinaria volti a mantenere la dignità del luogo. Passando
da via Garibaldi, ogni pedone può notare lo stato in cui versa l'area verde,
con le siepi che dovrebbero delimitare i vialetti del giardino che sono ormai
diventate un ostacolo per il transito: non più ornamenti vegetali, dunque, ma
cespugli incolti che favoriscono eventuali episodi di microcriminalità e
inciviltà. Oltre alla generale incuria del verde, a fare da padroni a piazza
del Popolo sono anche sporcizia, escrementi e, al momento, perfino un albero
divelto, oltre alla presenza di una fontana inattiva imbrattata di graffiti.
«Questa storica piazza - commenta il
presidente dei Popolari per Arezzo Andrea Gallorini, - è collocata nel pieno centro di Arezzo e rappresenta un pessimo
biglietto da visita per la città. Per porre fine al degrado in cui versa la
piazza e per restituirle dignità basterebbe un minimo di ordinaria manutenzione,
dunque invitiamo l'amministrazione comunale ad un intervento rapido e efficiente».
Un'ulteriore problematica riguarda la colonna dorica posta
nel 1880 in piazza del Popolo per ricordare i caduti aretini nelle battaglie
risorgimentali: la base del monumento è ricoperta da scritte e graffiti,
favoriti proprio dalla scarsa visuale causata dalla vegetazione incolta, mentre
stanno iniziando a crescere e a diffondersi erbacce anche tra le sezioni del
travertino. In questo senso, i Popolari per Arezzo rilanciano la proposta di
trasferire questa stele in piazza della Repubblica davanti alla stazione,
riprendendo il progetto studiato dalla precedente amministrazione che prevedeva
la realizzazione di una rotatoria al posto dell'attuale incrocio semaforico. Il
monumento ai caduti, oscurato dal 1924 dal palazzo delle Poste, dovrebbe essere
posto al centro di questa nuova area, trovando così una collocazione più
dignitosa, riqualificando una zona cittadina tanto importante e andando ad
accogliere tutti coloro che arrivano ad Arezzo in treno. «Questo trasferimento - aggiunge Gallorini, - valorizzerebbe la colonna dorica ponendola in una sede più importante e
maggiormente visibile, andando ad abbellire uno dei principali ingressi alla
città».
Arezzo,
domenica 16 ottobre 2016
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