AREZZO – Lo slittamento della mostra
"Messer Giorgio, amico caro… Michelangelo Buonarroti" testimonia
ancora una volta la difficoltà dell'amministrazione nel fare cultura in città.
A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che constatano con amarezza la mancata
inaugurazione dell'evento dedicato allo scambio epistolare tra i due grandi
artisti a causa del mancato nulla osta da parte della Soprintendenza
Archivistica e Bibliografica della Toscana. Questo carteggio, fisicamente
custodito in Casa Vasari, è stato recentemente digitalizzato e nel 2016 è stato
esposto anche a Palazzo Medici Riccardi di Firenze, con tanto di patrocinio del
Comune di Arezzo; già in quell'occasione, i Popolari per Arezzo avevano
espresso la necessità di rendere fruibili questi documenti storici anche in
città. Una possibilità che sembrava concretamente avverarsi in Fraternita dei
Laici ma che, al contrario, è stata bloccata.
«Sembrava che le carte e i
loro preziosi contenuti
- commenta Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - potessero finalmente diventare occasione di cultura per gli aretini e
motivo di riflessione sull'identità artistica della città, ma questo blocco
pone in luce alcuni dubbi. Come è possibile che la mostra sia stata annunciata
senza il nulla osta della Soprintendenza? E come mai tale evento è stato
presentato con appena dieci giorni di anticipo e senza nessuna forma di
promozione?».

Arezzo,
mercoledì 11 ottobre 2017
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