AREZZO – Un contributo all'oncologia italiana è partito
da Arezzo. Medici e farmacologi da tutta la penisola si sono confrontati in
città nel ventiquattresimo seminario nazionale dell'Ammi - Associazione Mogli
Medici Italiani che, ospitato dalla Borsa Merci, ha rappresentato una preziosa
occasione di aggiornamento e formazione sulle più recenti tematiche legate alla
prevenzione e alle terapie tumorali. L'evento, organizzato dalla sezione
aretina dell'Ammi presieduta da Tiziana Bianchini Baldoncini e sostenuto dalla
Fondazione Graziella-Angelo Gori Onlus, ha raggiunto l'obiettivo di riunire
alcuni dei maggiori professionisti del settore che hanno condiviso le loro
esperienze quotidiane e i loro studi per riuscire a far muovere un ulteriore
passo in avanti all'oncologia italiana.
In questo
senso, un importante contributo è arrivato dal professor Silvio Garattini,
farmacologo di fama internazionale che ha illustrato le varie terapie
utilizzate in oncologia (chemioterapia, terapia mirata e immunoterapia), analizzando
vantaggi e svantaggi dei vari trattamenti attraverso gli indici di
sopravvivenza e di efficacia. Il relatore ha presentato i diversi meccanismi d'azione
dei farmaci e gli effetti collaterali, senza creare false illusioni e riflettendo
anche sugli ingenti costi dei trattamenti. «La
ricerca - spiega Bianchini Baldoncini, - ha compiuto passi da gigante, ma il professor Garattini ha ribadito che
per avere risultati solidi e definitivi sono necessarie ulteriori
sperimentazioni: ciò è fondamentale nei confronti del paziente, dei medici e
del servizio sanitario nazionale visti gli investimenti economici elevati per
poter intraprendere le nuove procedure terapeutiche».
Un
approfondimento è stato rivolto all'epidemiologia e alla prevenzione oncologica
riferita alla donna grazie alla presenza della direttrice dell'Istituto per lo
Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze Paola Mantellini che si è
soffermata sui principali fattori di rischio del tumore alla mammella e che ha
ribadito l'importanza della vaccinazione per prevenire il tumore all'utero. Di immunoterapia
e agenti target, due trattamenti innovativi in oncologia, ha parlato il direttore
del dipartimento oncologico dell'Asl Sud-Est Toscana Sergio Bracarda: il medico
ha mostrato numerosi studi relativi all'aumento della sopravvivenza soprattutto
per le patologie dove da anni mancavano novità terapeutiche in grado di
allungare, significativamente, la sopravvivenza come nel tumore al polmone e
nel melanoma. Un cauto ottimismo è trapelato anche dall'analisi relativa ai tumori
gastro-intestinali dove i nuovi trattamenti possono incidere positivamente
sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita. La sessione dedicata ai lavori
scientifici si è conclusa con la relazione del dottor Alfonso Baldoncini, direttore
della medicina nucleare dipartimentale di Arezzo-Grosseto, che ha trattato le
risposte alle nuove terapie oncologiche con Pet-Tc. Questo esame, di cui la
città da anni è all'avanguardia, permette di valutare la risposta ai
trattamenti farmacologici con valutazioni molto precoci rispetto ad altri esami
strumentali, evidenziando l'efficacia di un trattamento e l'eventualità di
cambiare una cura per tutelare il paziente e contenere la spesa pubblica. «Oltre al prezioso contributo formativo -
aggiunge Bianchini Baldoncini, - il
seminario ha portato un sostegno concreto alla medicina nucleare del San Donato
di Arezzo attraverso la donazione di una socia dell'Ammi di 1.500 euro per
sviluppare la diagnostica dei tumori cerebrali».
Arezzo, giovedì 12 ottobre 2017
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