AREZZO – Un apposito atto di indirizzo per
destinare con chiarezza e trasparenza i 500 euro previsti dal Governo per ogni
migrante accolto. A richiederlo sono i Popolari per Arezzo che, in riferimento
allo stanziamento di risorse a favore dell'accoglienza, esprimono dubbi
riguardo alla loro effettiva destinazione e al loro impiego da parte delle
amministrazioni locali. Il provvedimento governativo trae origine dall'enorme
difficoltà nel sistema di accoglienza e dalla generale necessità da parte dei Comuni
di reperire risorse, ma ad emergere sono soprattutto due criticità. La prima fa
riferimento proprio alla motivazione dei fondi, dal momento che le risorse
arrivano in relazione al numero dei migranti e non tengono conto di parametri
quali le difficoltà socio-economiche di un territorio.
«I cittadini hanno già forti dubbi legati alla trasparenza del sistema
di accoglienza - commenta Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - dunque questo provvedimento non migliora le
cose ma, anzi, crea un pericoloso parallelismo: più migranti significa più entrate
o guadagni. In cambio di accoglienza, infatti, vengono offerte facili risorse
di cui i Comuni hanno bisogno senza tener conto delle loro diversificate esigenze,
della loro identità e delle loro politiche; una sorta di "elemosina",
dunque, che sembra voler mettere tutti d'accordo su un tema molto delicato. Le
amministrazioni, anche in tema di migranti, devono essere libere di esprimere
quanto di nuovo potrebbe emergere o accadere in un territorio senza che
l'opportunità e la convenienza di maggiori risorse possa prevalere sul ruolo rappresentativo
verso i cittadini».
La seconda criticità riscontrata riguarda il mancato
vincolo d'impiego delle risorse che, pur avendo una finalità straordinaria,
risultano libere e dunque potrebbero essere potenzialmente utilizzate per
qualunque attività ordinaria. Le singole amministrazione dovranno mostrare affidabilità,
responsabilità, trasparenza e coerenza nell'impiegare tale stanziamento. I
Popolari per Arezzo ritengono che in città questi fondi dovranno essere
indirizzati verso ambiti ben precisi quali la sicurezza, le politiche d'integrazione
e le politiche sociali, con una destinazione d'uso che potrebbe essere
ufficializzata dal consiglio comunale attraverso un apposito atto d'indirizzo. «I Comuni - aggiunge Soletti, - meritano maggiori risorse dal Governo in via
ordinaria, senza bisogno di trasformarli in nuovi destinatari di un
corrispettivo per la questione dei migranti».
Arezzo,
sabato 21 ottobre 2017
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