AREZZO – Cinque giovani aretini hanno iniziato il loro anno di
servizio civile all'interno delle Acli provinciali. L'obiettivo
dell'associazione era di far muovere i primi passi nel mondo del lavoro a chi
ha tra i 18 e i 28 anni, strutturando progetti orientati verso ambiti operativi
diversificati per assecondare le passioni e le prospettive dei singoli ragazzi:
dall'assistenza alla famiglia, dai servizi agli anziani alla legalità, dalla
scuola all'immigrazione. I civilisti vivranno nelle Acli un percorso di
crescita e di formazione della durata di un anno fino al novembre 2018 e
saranno seguiti da uno o più professionisti che, in qualità di tutor, ne
sosterranno la formazione e l'operatività. I vari progetti attivati sono
coordinati da Marta Mazzi, Andrea Gallorini e Roberta Pacini che nei giorni scorsi
hanno innanzitutto accompagnato i giovani alla conoscenza dell'universo e delle
finalità che animano l'attività delle Acli al servizio del territorio aretino.
«Le Acli sono da sempre sensibili alle
tematiche del lavoro, soprattutto quello giovanile - spiega il presidente
provinciale Stefano Mannelli. - Con
orgoglio, dunque, accogliamo i cinque ragazzi del servizio civile per l'anno
2017-2018 che potranno diventare protagonisti di una realtà forte e radicata come
quella delle Acli, godendo di un'importante opportunità di lavoro, di reddito
e, soprattutto, di crescita personale. Si tratta di una preziosa esperienza
formativa capace di arricchire i giovani e di aprire futuri orizzonti
professionali: a dimostrarlo è il fatto che, nel corso degli anni, i civilisti
hanno trovato continuità di occupazione nei nostri uffici anche dopo aver
terminato il loro servizio annuale».
Il progetto
"Legalmente" vedrà per protagonista il ventiseienne Tommaso
Scarabicchi che sarà impegnato, tra le altre cose, nell'organizzazione di un
ciclo di conferenze per le scuole superiori orientato a sensibilizzare i
giovani al rispetto della legalità, delle istituzioni e delle regole basilari
di educazione civica, prevenendo comportamenti anti-sociali come il
cyberbullismo. "I migranti siamo noi" vedrà attiva Anita Batani di 23
anni per trattare le problematiche dei minori stranieri non accompagnati sul
territorio aretino, favorendo interventi volti all'inclusione nella
quotidianità, nella lingua e nella cultura italiana. La venticinquenne Marta
Gallorini si propone con "School is cool" di contrastare il fenomeno
della dispersione scolastica nel primo biennio delle scuole superiori di
Arezzo, mentre la ventottenne Francesca Andreini darà linfa al progetto
"Senza età" per creare un percorso incentrato sulla valorizzazione
degli anziani e sulla riscoperta del passato tra tradizioni, memorie ed
esperienze. Dei problemi quotidiani delle famiglie si occuperà infine Filippo
Albergotti di 27 anni che, con "La famiglia al centro dei cambiamenti",
tratterà servizi e soluzioni per l'educazione dei figli, i rapporti con la
scuola, i problemi degli anziani e le difficoltà sul posto di lavoro.
Arezzo, lunedì 18 dicembre 2017
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