AREZZO – Il recente "Regolamento per la
tutela e il decoro del centro storico" evidenzia alcune contraddizioni e
carenze dell'attuale amministrazione comunale. A sostenerlo sono i Popolari per
Arezzo che, in passato, avevano già richiesto una limitazione al proliferare di
call-center, self-service o sale giochi per tutelare il decoro urbano e che, di
conseguenza, apprezzano e condividono i contenuti della norma votata nel corso
dell'ultimo consiglio comunale. Allo stesso tempo, l'associazione evidenzia
come alcuni aspetti del regolamento siano incoerenti con le politiche attuate
nell'ultimo biennio che non sono state in grado di valorizzare turisticamente
il centro storico o di proporre eventi volti a promuovere
l'"aretinità". Il regolamento è stato infatti varato anche come uno
strumento orientato a migliorare l'esperienza del visitatore attraverso le
tipicità e le tradizioni locali, ma questa volontà cozza con alcuni dei
principali eventi organizzati ad Arezzo come l'attuale mercato tirolese o lo
storico mercato internazionale che, nonostante i numeri positivi, di aretino
hanno ben poco.
«Approviamo l'idea di un
regolamento che possa migliorare la visita del turista facendogli scoprire i
prodotti del territorio - commenta Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo,
- ma chiediamo allora coerenza
all'amministrazione che finora si è fatta vanto di portare nel centro storico
eventi che valorizzano prodotti e tradizioni provenienti da altre regioni,
altri Paesi e altre culture, come sta succedendo ora con il mercatino tirolese».

Arezzo,
sabato 23 dicembre 2017
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