AREZZO – Il rilancio turistico di Arezzo deve
passare attraverso il grande patrimonio culturale e artistico del suo
territorio. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che, pur riconoscendo il
positivo impatto in termini di presenze degli attuali appuntamenti natalizi o
di Back in Time, criticano la giunta per non essere riuscita in due anni e
mezzo di operato a canalizzare importanti flussi di visitatori verso le
ricchezze del centro storico e a diffondere in Italia e nel mondo l'immagine di
una città da visitare con calma e in serenità. In questo senso, l'associazione
esprime contrarietà alla logica dei grandi eventi intrapresa dall'attuale
giunta che rappresentano occasioni isolate per catalizzare grandi folle di
persone ma che non sono accompagnati da una strategia coerente e lungimirante
per veicolarne l'identità e i tesori artistici.
«La promozione di Arezzo non può passare esclusivamente
dall'organizzazione di eventi spot che, molto spesso, sono stati legati al cibo
- spiega Massimo Soletti. - A mancare è
l'inserimento della città in più proficui circuiti turistici, capaci di
catalizzare costantemente visitatori nell'interesse di tutto il territorio».
Gli eventi organizzati dall'attuale amministrazione hanno
privilegiato prevalentemente location come la fortezza e piazza Grande,
permettendo così ad una parte della città alta di essere affollata e
riscoperta. I Popolari per Arezzo esprimono però preoccupazione perché si
tratta di iniziative che catalizzano migliaia di persone in singole giornate ma
che non forniscono soluzioni all'esigenza di far vivere il centro storico per
tutto l'anno e di dare ossigeno alle sue attività commerciali. L'associazione
ritiene necessario iniziare ad operare anche in altre zone della città come
quella di San Domenico che è rimasta ai margini nonostante un altissimo
potenziale turistico dovuto alla presenza del Crocifisso di Cimabue, di Casa
Vasari e del vicino parcheggio Pietri. In questo senso potrebbero essere
previste, nel corso degli eventi, aperture straordinarie e gratuite dei musei e
delle altre ricchezze cittadine per favorirne la scoperta e la visita. Nel
frattempo, i Popolari per Arezzo ritengono necessario maturare una più radicata
cultura istituzionale che consenta di sopperire alla mancanza di risorse
attraverso la creazione di sinergie tra soggetti pubblici e privati, con
l'amministrazione che ha il dovere di sostenere, ad esempio, il lavoro svolto
da enti quali la Camera di Commercio e Arezzo Fiere e Congressi per sviluppare
occasioni di turismo fieristico. «Le
monumentali Logge Vasari richiedono manutenzione - conclude Soletti. - Alcuni spazi dell'ex tribunale risultano
ancora inutilizzati e potrebbero essere valorizzati. Il restauro dello
splendido polittico della Pieve realizzato da Lorenzetti fatica a proseguire e
a tornare una preziosa risorsa turistica. È necessario trovare risorse per la
manutenzione e la cura dei nostri beni, con la consapevolezza che per fare
grande Arezzo bisognerebbe iniziare a valorizzare quello che già la città possiede».
Arezzo,
sabato 2 dicembre 2017
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