AREZZO
– Quattro ragazzi hanno avviato la loro esperienza di servizio civile alle Acli
provinciali. L’associazione ha rinnovato il proprio impegno nell’accompagnare i
giovani aretini all’ingresso nel mondo del lavoro, coinvolgendoli in progetti
di durata annuale in diversificati ambiti operativi che permetteranno di acquisire
utili competenze professionali. Per il 2019-2020 sono stati attivati quattro diversi
percorsi che asseconderanno le passioni e le prospettive di ragazzi tra i venti
e i ventiquattro anni che hanno effettuato la selezione, che sono stati
ritenuti idonei e che hanno già iniziato il loro percorso di formazione all’interno
delle Acli, coordinati da Riccardo Sestini.
Il progetto “Donne come voi!” sarà curato da Martina
Comanducci che si occuperà di assistenza alle lavoratrici domestiche italiane e
straniere per sostenerne i diritti e per metterle in relazione con le richieste
occupazionali, mentre in ambito sociale sarà impegnata anche Cristina Valdarnini
con “Ancora giovani, nonostante l’età” per prevenire e combattere lo stato di
non autosufficienza e di solitudine nella terza età.
Povertà e marginalità
saranno trattati da Valerio Albiani che, in “Direzione diritti”, affronterà le
modalità di superamento di alcune problematiche del territorio tra servizi di
accoglienza, supporto, ascolto, informazione, consulenza e collegamento con
reti di condivisione sociale. Gabriele Valtriani, infine, si occuperà del percorso
“Valore sport” per favorire l’inserimento sociale dell’individuo mediante la
promozione e la pratica sportiva. «L’inserimento
lavorativo dei giovani dopo il diploma o la laurea - commenta il presidente
Stefano Mannelli, - è da sempre una delle
missioni delle Acli che, con grande responsabilità, accolgono questi ragazzi
per proporgli un’esperienza formativa al servizio del territorio aretino e per aprirgli
futuri orizzonti professionali: questo percorso li porrà in stretta relazione
con il quotidiano, con la socializzazione, con la prossimità alla collettività
e con i suoi primari bisogni».
Arezzo,
martedì 26 febbraio 2019
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