mercoledì 6 novembre 2013

I fondi della Farmaceutica per iniziative di educazione sanitaria

AREZZO – Come vengono utilizzati i fondi derivati dagli utili dell'Azienda Farmaceutica Municipalizzata? La domanda sorge da Luigi Scatizzi, capogruppo dei Popolari per Arezzo, ed è stata rivolta nel corso dell'ultimo consiglio comunale al sindaco Fanfani e all'assessore alla sanità Caremani. I patti parasociali che regolano l'operato della Farmaceutica prevedono che lo 0,5% dei ricavi delle vendite dei medicinali siano investiti per promuovere ed organizzare iniziative di educazione sanitaria, dunque l'interrogazione di Scatizzi è orientata a conoscere l'effettivo utilizzo di questi fondi.
«Lo statuto dell'Afm - spiega il consigliere, - prevede che l'ente gestore, in linea con gli indirizzi programmatici fissati dal consiglio comunale, si impegni ad attuare progetti di educazione sanitaria volti alla prevenzione e alla formazione dei cittadini. Tutto questo dovrebbe avvenire con convegni o altre iniziative organizzate in farmacie e in altri luoghi del territorio comunale come scuole, quartieri o case di riposo, con il personale sanitario e tecnico, le attrezzature e gli altri materiali forniti dalla Farmaceutica e dalla Asl». 
Gli interventi e le altre attività finanziate devono esser rese note attraverso la pubblicazione di un report annuale, dunque dovrebbero essere a conoscenza dell'amministrazione. Alla luce di questo, i Popolari per Arezzo hanno chiesto alla giunta se effettivamente tali fondi vengono utilizzati e, in caso contrario, di farsi promotrice di una nuova azione educativa e formativa in campo sanitario. «Il Comune - aggiunge Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo, - ha una forte responsabilità verso i cittadini, dunque dovrebbe prendere l'iniziativa di organizzare, in collaborazione con la Asl, corsi di educazione sanitaria attingendo dai finanziamenti previsti dai patti parasociali. Questa azione potrebbe coinvolgere le scuole e i vari uffici sanitari e sociali prevedendo, ad esempio, corsi per insegnare ad utilizzare i defibrillatori o corsi di educazione alimentare per bambini e ragazzi. I fondi per queste azioni di prevenzione sono previsti, utilizziamoli per migliorare la salute e lo stile di vita dei nostri cittadini».

Arezzo, mercoledì 6 novembre 2013

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