AREZZO
– "Il
futuro non si eredita, ma si conquista tutti insieme riducendo le
disuguaglianze". Con queste parole il ministro per le riforme
costituzionali e per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi ha chiuso
il proprio intervento in occasione dell'Incontro Nazionale di Studi delle Acli.
L'evento, ospitato dal teatro Petrarca di Arezzo, ha riunito l'universo aclista
di tutta Italia e si è focalizzato sui due temi della disuguaglianza e della
democrazia con l'obiettivo di tracciare le future linee dell'impegno sociale e
civile dell'associazione guidata dal presidente Gianni Bottalico. L'ultima
giornata dell'incontro si è sviluppata attraverso la presenza di grandi ospiti
del mondo politico italiano ed europeo, aprendosi con un focus sulle vicende
comunitarie alla presenza del vicepresidente vicario del Parlamento europeo
Antonio Tajani di Forza Italia e del vicepresidente del Parlamento europeo
David Sassoli del Pd. Successivamente ha preso la parola la ministro Boschi che
ha parlato di "Italia: riforme, democrazia e coesione sociale", ribadendo
l'impegno del governo nel ridurre le disuguaglianze e nel garantire l'equità
sociale.
«Una missione - ha ricordato
la ministro, - in cui siamo strettamente
legati alle Acli che, nei loro settant'anni di attività, hanno rappresentato un
punto di riferimento importante per cogliere i cambiamenti e le evoluzioni
della società, proponendo risposte e affrontando insieme alle istituzioni le
più difficili fasi della storia italiana. C'è una forte connessione tra la democrazia
e l'uguaglianza sociale, dunque dobbiamo impegnarci tutti insieme per ridurre l'aumento
delle disuguaglianze: il nostro obiettivo è di combattere la povertà cercando
di capire cosa offrire a chi ha meno».
Maria Elena Boschi ha
successivamente ribadito con orgoglio tutte le manovre del governo per arginare
le disuguaglianze e per prevenire l'emergere di nuove povertà, fronteggiando la
sempre maggiore distanza tra l'aumento della ricchezza nelle mani di pochi e il
conseguente aumento delle difficoltà di un numero sempre maggiore di famiglie.
Dagli 80 euro in busta paga al fondo di 300 milioni per le politiche sociali,
sono state numerose le politiche a favore delle fasce più deboli della
popolazione, con un'attenzione particolare rivolta verso i minori e verso
l'equità nel mondo del lavoro. «Stiamo strutturando
un impegno lungimirante e costruttivo - ha concluso Boschi, - volto a ricostruire la società civile e a
responsabilizzarla; in questo senso è importante la riforma del terzo settore
in discussione proprio in questi giorni al Senato. Le istituzioni, le
associazioni come le Acli e l'intera società devono ricostruire insieme il
tessuto sociale che ci permetterà di conquistare insieme il nostro futuro».
Il compito di chiudere ufficialmente il 48° Incontro Nazionale di Studi è poi
spettato al presidente Bottalico che ha ribadito l'importanza dei tre giorni di
Arezzo per permettere alle Acli di continuare a svolgere con rinnovata
consapevolezza il loro ruolo di servizio alle persone e al territorio,
mantenendo sempre forte la doppia ispirazione cristiana e popolare. «Abbiamo accolto l'invito che ci ha rivolto
papa Francesco - chiude Bottalico, - a
rinnovare il nostro impegno rivolgendo una nuova attenzione ai poveri e alle
disuguaglianze. Questo incontro nazionale rafforza l'importanza del nostro
ruolo e ci garantisce una nuova missione che verrà ribadita nel programma che
stiamo costruendo in vista del congresso nazionale del prossimo anno».
Arezzo, sabato 19 settembre 2015
Nessun commento:
Posta un commento