FIESOLE
(FI) –
Lo scautismo toscano inizia il nuovo anno con l'Indaba. Come da tradizione, la
ripresa delle attività sarà anticipata da un evento che sabato 26 e domenica 27
settembre radunerà a Fiesole i capi scout dei 103 gruppi di tutta la regione.
L'occasione rappresenterà un momento di ritrovo e, soprattutto, di formazione
perché i 250 iscritti avranno l'occasione di vivere una crescita spirituale attraverso
riflessioni e discussioni improntate sui temi che il prossimo novembre
animeranno il Convegno Ecclesiale di Firenze. Il titolo dell'Indaba 2015 sarà
"UOMO - Un camminO Mai compiutO" e vedrà i singoli capi confrontarsi
e interrogarsi sul proprio "io" inteso nella vocazione cristiana come soggetto alla
ricerca di Dio lungo il cammino in una comunità.
«È l'uomo che fonda il legame che intercorre tra la Chiesa e il mondo
- spiega Don Luca Albizzi, assistente ecclesiastico dell'Agesci Toscana. - È l'uomo che la Chiesa è chiamata a servire,
perché si realizzi compiutamente il progetto di Dio. Questi temi saranno
affrontati al prossimo Convegno Ecclesiale ma intanto ci sembrava giusto
anticiparli, proponendo ai nostri capi una riflessione sull'uomo nella sua
interezza e concretezza».
L'Indaba sarà arricchita dal saluto del
sindaco di Fiesole Anna Ravoni, mentre si concluderà con la Santa Messa celebrata
alle 12.00 della domenica dal vescovo di Fiesole monsignor Mario Meini presso
la chiesa di San Francesco. Tra questi due momenti si inseriranno tutte le
altre attività che vedranno per protagonisti i capi. Il sabato sarà dedicato a
cinque gruppi di lavoro volti a declinare in stile scout i cinque verbi
portanti del Convegno Ecclesiale (Uscire, Annunciare, Abitare, Educare e
Trasfigurare): ogni capo sceglierà una delle parole e avrà modo di analizzarla accompagnato
dalla preparazione e dalla competenza di alcuni animatori. La domenica mattina,
infine, si terrà un incontro incentrato sull'"Uomo e la fede" con la
presenza di don Armando Matteo, assistente dal 2005 al 2011 della Federazione
Universitaria Cattolica Italiana e adesso dell'Associazione Italiana Maestri
Cattolici, autore di molti articoli e studi sul rapporto tra i giovani e la
fede. «Vivremo un evento intenso -
spiegano i responsabili regionali Lorenzo Croci e Caterina Macii, - che permetterà ai capi di confrontarsi e di
riflettere: l'Indaba sarà un bel laboratorio di pensieri, idee e riflessioni
che forniranno i giusti stimoli in vista dell'ormai prossimo avvio delle
attività con i ragazzi».
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