AREZZO – La restituzione del teatro Petrarca, una
prestigiosa vetrina per la città di Arezzo e un importante indotto per
l'economia locale. Questi tre punti rappresentano la principale eredità
lasciata dall'Incontro Nazionale di Studi delle Acli, l'evento che lo scorso
fine settimana ha riunito ad Arezzo l'intero universo aclista con oltre
cinquecento delegati da tutta Italia e da alcuni Paesi esteri che hanno
partecipato a tre giorni di dibattiti e di confronti. La location che ha
ospitato questo incontro è stato il teatro Petrarca che è così definitivamente
tornato al servizio della città e che, da ora in poi, può configurarsi come un
centro di fondamentale importanza per la cultura e per il turismo locale. La
possibilità di godere di un ambiente di tale prestigio, infatti, ha permesso
alle Acli aretine di poter organizzare l'evento nazionale e di portare così un
importante contributo all'economia del territorio: nei tre giorni del
congresso, ad esempio, si contano oltre 1.500 pernottamenti, circa 3.000 pasti
consumati e centinaia di aclisti che hanno vissuto pienamente il centro
storico.
Per molti di loro, tra l'altro, si trattava della prima visita
assoluta ad Arezzo e dunque hanno goduto dell'opportunità di scoprire la città
e di ammirarne le bellezze.
A coronamento di questo percorso, infine, sono già arrivati
i pareri soddisfatti e i ringraziamenti di numerosi albergatori, ristoratori ed
esercenti. «Nel corso dell'estate -
spiega Stefano Mannelli, presidente provinciale delle Acli, - abbiamo rischiato di perdere l'opportunità
di ospitare l'Incontro Nazionale di Studi a causa di vincoli troppo rigidi che
mettevano in discussione l'utilizzo del teatro Petrarca. La buona riuscita
dell'evento, invece, deve rappresentare un esempio e uno stimolo per le
amministrazioni di oggi e di domani rispetto alle politiche turistiche e di
rilancio della città: il teatro Petrarca e le altre location cittadine possono
diventare importanti poli anche per congressi e per altri eventi in grado di
portare nuova ricchezza alla nostra economia».
Arezzo, martedì 22 settembre 2015
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