AREZZO
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La diocesi di Arezzo vanta uno dei territori italiani maggiormente intrisi di
spiritualità e fede. A confermalo è l'attuale Giubileo della Misericordia che
ancora una volta ha ribadito la ricchezza della città di Arezzo e delle sue
vallate, i cui luoghi di culto sono da millenni un punto di riferimento per
religiosi e pellegrini. Ben nove, infatti, sono le chiese giubilari individuate
sul territorio diocesano in cui sarà possibile varcare la porta santa e
ottenere l'indulgenza plenaria, il numero in assoluto più alto della Toscana e
uno dei più alti d'Italia. Alla luce di tale ricchezza, i Popolari per Arezzo
rilanciano la proposta di ideare nuove strategie per fare della provincia un
punto di riferimento per il turismo religioso di tutto il mondo, creando una
rete che unisca le bellezze artistiche delle chiese di Arezzo, Cortona e
Castiglion Fiorentino, ai santuari, agli eremi e ai monasteri immersi nella
natura di Casentino e Valtiberina.
«L'unione
tra fede, arte e natura - spiega Andrea Gallorini, presidente dei Popolari
per Arezzo, - potrebbe avere un forte
richiamo turistico e rappresentare un'importante opportunità di crescita economica
e occupazionale. Occorre però un progetto unitario e lungimirante che nasca
dalla collaborazione tra tutti gli enti e le istituzioni del territorio, per
realizzare percorsi e itinerari capaci di promuovere e valorizzare una storia
millenaria di forte spiritualità che permea l'intera diocesi».
Nonostante questo patrimonio
architettonico e naturalistico d'eccellenza, infatti, Arezzo è ancora al di
fuori dei principali itinerari turistici toscani e italiani. La proposta è
dunque di rilanciare l'industria del turismo, mettendo in rete i vari territori
per creare percorsi che permettano a turisti e pellegrini di conoscere e di
vivere la provincia in un unico itinerario spirituale sviluppato su più giorni.
Tra le proposte, ad esempio, vi è la nascita di un itinerario francescano che
coinvolga tutte le vallate e che colleghi il santuario de La Verna, l'eremo di
Monte Casale e l'eremo delle Celle, ripercorrendo i passi del santo di Assisi. Questo
progetto dovrà coinvolgere e far leva anche sulle tante eccellenze artigianali,
culturali ed enogastronomiche tipiche di Arezzo, con la nascita di un forte
brand che sintetizzi l'unicità e la bellezza del territorio attraverso
religione, arte, gusti e sapori. «Nella
nostra diocesi - aggiunge Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - la spiritualità di tanti luoghi si coniuga
strettamente alla meraviglia della natura e all'opera dell'uomo. Per superare
l'attuale momento di difficoltà vissuto dal nostro territorio, il Giubileo
della Misericordia può rappresentare l'occasione per unire le forze e per
ripartire proprio dalle tante nostre eccellenze spirituali».
Arezzo,
giovedì 7 gennaio 2016
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