AREZZO – L'amministrazione deve agire con
interventi concreti per ridurre lo smog ad Arezzo e per tutelare la salute dei
cittadini. I dati registrati dall'Arpat sono preoccupanti e hanno indicato
costanti e diffusi superamenti dei limiti fissati dalle normative europee ed
italiane per quanto riguarda la presenza delle polveri sottili nell'atmosfera,
dunque sono necessarie rapide strategie per contenere l'inquinamento e migliorare
la qualità dell'aria. I Popolari per Arezzo propongono allora una campagna
volta a ridurre il traffico cittadino, pianificando nuove strategie di mobilità
che permettano di sensibilizzare e di educare all'utilizzo dei mezzi pubblici
attraverso un potenziamento del servizio urbano. Il problema è infatti
prevalentemente culturale, dunque occorre agire sulle abitudini quotidiane dei
cittadini offrendo loro una valida alternativa al trasporto privato. «Solo strutturando una reale mobilità
sostenibile - spiega Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per
Arezzo, - è possibile trovare soluzioni
lungimiranti al problema dello smog e garantire una vita salubre e salutare ai
cittadini. Un servizio pubblico
efficiente, infatti, porta ad una diminuzione dell'utilizzo del mezzo privato
con una conseguente diminuzione del traffico e dell'inquinamento, rendendo allo
stesso tempo più vivibile e sicura la città».
In questo ambito, uno dei
temi di prioritaria importanza riguarda dunque il trasporto pubblico urbano, da
riprogettare aumentando gli orari e le fermate degli autobus per collegare efficientemente
ogni zona della città e per assecondare le effettive esigenze dei cittadini,
con particolare attenzione ai lavoratori e agli studenti.
In parallelo deve
partire un'azione di informazione e di sensibilizzazione rivolta alle scuole e
agli uffici, con abbonamenti a prezzi agevolati e con la mappatura di una serie
di "parcheggi scambiatori" costantemente collegati con i principali
luoghi di aggregazione. Tra le iniziative ad hoc, invece, potrebbe rientrarvi
la chiusura in alcune giornate del traffico nel centro storico come occasione
per stimolare a muoversi senza automobile e per testare un eventuale
ampliamento delle zone pedonali. «Dalle abitudini quotidiane - aggiunge
Grasso, - dipende anche un'altra delle
cause della presenza di polveri sottili, cioè l'abuso dei riscaldamenti nelle
abitazioni e negli uffici: in questo senso occorre una regolamentazione in
termini di orario e di temperature, oltre ad un incentivo a rinnovare le
vecchie caldaie».
Arezzo,
sabato 2 gennaio 2016
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