AREZZO
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Il Patronato Acli di Arezzo lancia un segnale di speranza per tanti esodati
ancora in attesa dell'agognato pensionamento. La Legge di Stabilità del 2016 ha
infatti previsto la costituzione di un settimo contingente di persone che, pur avendo
cessato la loro attività lavorativa in anticipo rispetto a quanto previsto
dalla riforma Fornero, potranno ora godere della pensione sulla base dei
requisiti vigenti prima della stessa contestata riforma. Tale operazione di
salvaguardia mira infatti ad arginare gli esiti negativi di una manovra che ha
creato tanti problemi a migliaia di lavoratori, tra cui un numero consistente
anche di aretini, che si sono trovati nella condizione di abbandonare la
professione senza però poter ancora accedere al pensionamento. Le istanze di
accesso per questo nuovo contingente dovranno essere presentate entro e non
oltre martedì 1 marzo 2016, con un prezioso supporto che sarà fornito
gratuitamente dal Patronato Acli sia per interpretare la posizione di ogni
esodato che per presentare le domande da consegnare alla Direzione Territoriale
del Lavoro o all'Inps.
«La salvaguardia
della pensione - spiega Pietro Donati, direttore del Patronato Acli di
Arezzo, - fa riferimento ad una materia
complessa che prevede un'attenta analisi delle singole posizioni, dunque i
nostri uffici sono già al lavoro per garantire un supporto professionale,
rapido e gratuito».
Il settimo contingente riguarderà 26.300
esodati di tutta Italia, divisi tra varie categorie: 6.300 posti per lavoratori
collocati in mobilità, 9.000 posti per prosecutori volontari, 6.000 posti per
chi volontariamente ha cessato il lavoro in anticipo, 2.000 posti per
lavoratori in congedo e 3.000 posti per lavoratori che avevano un contratto a
tempo determinato. Nei mesi scorsi sono stati centinaia gli aretini che
attraverso questi meccanismi di salvaguardia hanno regolarizzato la loro
posizione, un numero che con il prezioso supporto del Patronato è ora
fortunatamente destinato ad aumentare. Tutti i lavoratori che potrebbero essere
interessati dalla salvaguardia possono contattare il numero 0575/21.700 o presentarsi
direttamente ai vari sportelli provinciali entro la fine di febbraio. «Questo intervento normativo - aggiunge
Donati, - vuole limitare gli effetti
negativi della riforma Fornero, fornendo un'adeguata soluzione per coloro che
si trovano nella difficile condizione di non disporre né di un lavoro né di un
reddito da pensione. Per gli esodati aretini si tratta di un appuntamento da
non mancare, pena la decadenza del diritto al pensionamento».
Arezzo, martedì 12 gennaio 2016
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