AREZZO – I bambini e i ragazzi
della Chimera Nuoto tornano in vasca. Dalla prima settimana di febbraio ripartiranno
tutti i corsi ospitati dal palazzetto del nuoto di Arezzo che, alimentati
dall'obiettivo di promuovere la sicurezza in acqua e la pratica natatoria,
coinvolgeranno tanti giovani atleti dai tre ai diciassette anni. La proposta
didattica della scuola nuoto prevede un percorso che, partendo dai primi anni
di vita nella vasca piccola, insegna prima a galleggiare e a muoversi in
sicurezza, arrivando poi a nuotare nella vasca grande con piena padronanza dei
quattro stili e con una motricità trasformata da terrestre ad acquatica. Il
tutto con una didattica basata sulla pedagogia attiva che prevede
l'apprendimento attraverso l'azione: l'allievo impara a nuotare non con
spiegazioni teoriche ma con azioni pratiche, scoprendo i movimenti più
funzionali per raggiungere un obiettivo.
La vera e propria scuola nuoto della
Chimera Nuoto prende il via al raggiungimento dei tre anni del bambino quando
per il giovane atleta si prospetta una doppia strada: frequentare i tradizionali
corsi o stare insieme al genitore fino a sei anni con gli allenamenti del "Nuoto
in famiglia".
Nella prima possibilità, il piccolo atleta viene lentamente
accompagnato dall'istruttore fino a dove non tocca, diventa autonomo e
acquisisce sicurezza, maturando confidenza nei confronti dell'acqua che diventa
un ambiente familiare in cui star bene, divertirsi e non avere paura. Il "Nuoto
in famiglia", invece, dedica corsi a genitori e figli per imparare a
nuotare insieme, con un clima affettivo che incentiva l'apprendimento e che fa
del corso un'esperienza comune e condivisa. «In queste lezioni - spiega Marco Magara della Chimera Nuoto, - l'adulto è di fondamentale importanza perché
è chiamato a svolgere un ruolo attivo: sarà di aiuto ai bambini, sarà di esempio
e si metterà alla prova per migliorare, lezione dopo lezione, le proprie
capacità natatorie».
Con i sette anni ha invece inizio la
scuola nuoto per ragazzi che è animata anche dall'ulteriore ambizione di
individuare atleti da lanciare nel settore agonistico: nelle lezioni
settimanali vengono infatti gettate le basi del nuotatore, poi ogni allievo
potrà decidere di compiere un ulteriore passo in avanti disputando le prime
gare nel settore Propaganda. Coloro che, al contrario, non sono interessati alla
pratica agonistica possono rimanere nella scuola nuoto per mantenersi in forma,
per praticare una disciplina motoria o, più semplicemente, per integrare e
completare la preparazione atletica di altri sport.
Arezzo,
venerdì 29 gennaio 2016
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