AREZZO
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Arezzo diventi una città a misura di disabile. I Popolari per Arezzo registrano
con soddisfazione l'impegno dell'amministrazione verso le persone con
disabilità per il loro inserimento nel mondo del lavoro e per la riduzione
delle contribuzioni per le strutture assistite, ma questi devono essere solo i
primi passi per un progetto di inclusione molto più amplio e integrato. In
primis occorre infatti avviare interventi concreti per rimuovere le tante
barriere architettoniche esistenti e per garantire a tutti la piena
partecipazione alla vita sociale, utilizzando risorse ed energie per
coinvolgere, responsabilizzare e sensibilizzare le associazione di categoria,
le realtà del territorio e i singoli cittadini. Si rende infatti necessaria una
pronta ed effettiva revisione da parte dell'amministrazione del Peba - Piano di
Eliminazione Barriere Architettoniche, con l'obiettivo di classificare il
patrimonio immobiliare e i percorsi urbani, valutandone l'accessibilità e
accedendo a possibili finanziamenti.
«Rendere
la città vivibile da tutti - spiegano i Popolari per Arezzo, - è un dovere del Comune per garantire pari
diritti e pari possibilità di accesso ad ogni ambiente. Le risorse stanziate
per il Peba devono trovare concretizzazione in un piano di interventi da strutturare
anche attraverso la partecipazione attiva delle associazioni e dei cittadini
per individuare le barriere architettoniche e le possibili soluzioni».
Gli ostacoli agli spostamenti dei
disabili sono rappresentati anche da scalini, porte d'ingresso e spazi interni
ai locali: una proposta è di individuare, insieme alle associazioni di
categoria, negozi rappresentativi delle diverse attività a cui erogare
contributi o riconoscere sgravi fiscali in caso di adeguamento dei loro
ambienti. «In alcune città -
aggiungono i Popolari per Arezzo, - è lo stesso
regolamento edilizio a prevedere per le attività commerciali e ricettive la
disponibilità di una rampa mobile. L'obiettivo è di maturare una nuova
sensibilità che permetta di ideare politiche inclusive e di trasformare Arezzo
in una città per tutti».
Arezzo, domenica 11 settembre 2016
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