AREZZO
–
Il carteggio tra Michelangelo Buonarroti e Giorgio Vasari deve diventare un
patrimonio della città di Arezzo. Questa corrispondenza, archiviata presso il
Museo di Casa Vasari, è stata recentemente restaurata e digitalizzata grazie ad
un intervento promosso dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della
Toscana che ha permesso di organizzare la mostra "Michelangelo e
Vasari" a Palazzo Medici Riccardi di Firenze e di poter così ammirare gli
scambi epistolari tra questi due grandi artisti del sedicesimo secolo. I
Popolari per Arezzo chiedono ora all'amministrazione di attivarsi per valutare
se esistono le condizioni per rendere pubblici e fruibili questi capolavori
anche nella città dove sono conservati nella loro forma originale, per
permettere ai cittadini, agli appassionati d'arte e ai turisti di scoprire i
rapporti e le discussioni che intercorrevano tra due personalità tanto
importanti della storia dell'arte italiana.
La possibilità di godere di questo
carteggio in formato digitale potrebbe rappresentare la punta di diamante per
dar finalmente vita ad un più ampio percorso vasariano che possa attirare visitatori
ad Arezzo attraverso un tour tra tutte le opere più note dell'artista, da Casa
Vasari a Piazza Vasari passando dal museo diocesano e dal museo d'arte
medievale e moderna.
«Questo carteggio
- commenta Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - dà testimonianza del rapporto tra due dei principali artisti italiani,
racchiudendone debolezze, affetti e meditazioni. Chiediamo dunque
all'amministrazione di attivarsi per valutare se esiste la possibilità di
ammirare anche nella nostra città questo patrimonio, sfruttando la
digitalizzazione per un'esposizione permanente da rendere fruibile, ad esempio,
all'interno della stessa Casa Vasari. Questa può rappresentare una preziosa
opportunità per strutturare un serio progetto volto a fare di Arezzo
un polo vasariano capace di attrarre turismo da tutto il mondo».
Arezzo,
sabato 24 settembre 2016
Nessun commento:
Posta un commento