AREZZO – "La mancanza di sicurezza è un
problema percepito da tutti e la prossima amministrazione comunale
non potrà far finta di niente". Questa dichiarazione è stata
pubblicata il 19 maggio 2015, in piena campagna elettorale, sul sito di
OraGhinelli e rappresentava uno dei punti di forza del programma che ha portato
alla scelta del nuovo sindaco e della nuova giunta. A distanza di oltre un anno
e mezzo, i Popolari per Arezzo denunciano come l'attuale amministrazione abbia
disatteso le dichiarazioni legate alla sicurezza e come la situazione cittadina,
se possibile, sia diventata ancor più preoccupante. Dai semplici scippi ai
furti in appartamento, infatti, episodi di criminalità e microcriminalità
interessano sempre più zone di Arezzo e delle frazioni, con un aumento del
senso di paura e di incertezza percepito dai cittadini.
I Popolari per Arezzo chiedono dunque alla giunta cosa è
stato fatto fino a questo momento per rendere la città più sicura, per tutelare
gli abitanti e per attuare le promesse con cui OraGhinelli ha vinto le
elezioni.
"La mancanza di sicurezza nel territorio di Arezzo viene
percepita distintamente per alcuni fattori fondamentali", si leggeva nel
programma della lista, "Scarso investimento in risorse umane e mezzi che
in questi ultimi nove anni ha trasformato la Polizia Municipale in un apparato
burocratico i cui vertici non sono calati nella realtà locale; Vigili Urbani
impiegati prevalentemente in ufficio mentre sulla strada il personale è scarso
e demotivato; illuminazione pubblica insufficiente, sistemi di videocontrollo
inadeguati e regolamenti comunali scarsamente applicati se non, in alcuni
settori, disattesi". Tra i proclami, invece, rientrava l'attuazione di un "network
di telecamere Hd innovativo" e la costituzione di un tavolo permanente che
coinvolga, tra l'altro, tutte le forze dell'ordine. «Negli ultimi mesi - commentano i Popolari per Arezzo, - abbiamo spesso trattato il tema della
sicurezza chiedendo un maggior presidio del territorio da parte della Polizia
Municipale, un incremento del sistema di videosorveglianza e una lotta al
degrado che passi attraverso la cura, l'illuminazione e la manutenzione di vie,
piazze e parchi. Nulla di tutto ciò è stato fatto. L'amministrazione dovrebbe
spiegare cosa è stato realmente attuato del programma e delle promesse
elettorali che vedevano la "mancanza di sicurezza" tra le questioni urgenti
da risolvere: basta spot, è l'ora di rendere la città più vivibile e di
tutelare la tranquillità dei cittadini».
Arezzo, sabato 21 gennaio 2017
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