AREZZO
– I risparmiatori di
Banca Etruria vedano riconosciute le stesse tutele applicate a quelli del Monte
dei Paschi. I Popolari per Arezzo si uniscono alla richiesta di giustizia
lanciata dal vescovo di Arezzo e, collocandosi in scia alla sua omelia del
Natale, invitano ad attivare politiche governative volte a salvare i risparmi
anche degli obbligazionisti subordinati aretini. Il salvataggio del Monte dei
Paschi attraverso l'intervento statale rappresenta un passaggio doveroso e necessario
che, in seguito alla fallita ricapitalizzazione dell'istituto senese, permette
di proteggere i capitali di tanti piccoli risparmiatori e il futuro di una
banca tanto importante per l'economia toscana e italiana, ma questo trattamento
cozza con quanto fatto in precedenza per gli altri istituti in difficoltà.
I Popolari per Arezzo ribadiscono infatti
il diverso trattamento riservato alle due città e chiedono un'urgente e
tempestiva soluzione anche per le situazioni legate a Banca Etruria.
Dopo oltre
un anno, restano ancora da chiarire le fasi che hanno portato al fallimento,
così come non è stata fatta luce sulle motivazioni politiche della vicenda e
sull'operato della Banca d'Italia che prima ha omesso nel proprio ruolo di
controllo e poi è intervenuta con misure drastiche. A differenza del Monte dei
Paschi, la situazione di Banca Etruria ha trovato l'epilogo in modo improvviso,
senza vie alternative, senza ricapitalizzazioni e, ancor più grave, senza il
coinvolgimento dell'assemblea dei soci. Oltre a questo, i Popolari per Arezzo
ricordano altri punti della vicenda che necessitano di chiarezza come, ad
esempio, i motivi dell'eccessiva svalutazione delle sofferenze che ha eliminato
una possibilità di recupero dei risparmi azzerati. Tale svalutazione arrivata
all'83% appare esagerata, ingiustificata e fuori dalle logiche dal mercato, dal
momento che una corretta rideterminazione del credito in sofferenza avrebbe permesso
di trovare le risorse per restituire quanto meno gli investimenti delle
obbligazioni subordinate. «Il vescovo ha
usato parole forti ma giuste - commentano i Popolari per Arezzo, - dal momento che il governo deve rivolgere le
proprie attenzioni verso i risparmiatori di tutti gli istituti perché godano
delle medesime tutele. Ci auguriamo che queste vicende negative possano
condurre verso una gestione maggiormente trasparente e virtuosa del sistema
finanziario, prevenendo tempestivamente eventuali situazioni di default e
stabilendo un costruttivo rapporto tra istituti di credito, politica e risparmiatori».
Arezzo,
domenica 1 gennaio 2017
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