SANSEPOLCRO (AR) – Sansepolcro
sarà il perno di un importante evento per la vita dell'Agesci - Zona di Arezzo.
Nel fine settimana di sabato 25 e domenica 26 novembre, la città tiberina
ospiterà il convegno in cui ottanta capi scout definiranno il loro nuovo
progetto di zona, cioè la struttura che darà forza e respiro alle azioni
educative dei sette gruppi attivi tra il capoluogo e le vallate. L'evento si
tiene ogni quattro anni e rappresenta un'occasione di incontro e di confronto
per approfondire le esigenze e le priorità emerse sui singoli territori, con
l'obiettivo di tracciare linee guida comuni a tutta la zona incentrate sui
quattro ambiti del nuovo progetto: ragazzo, capo, fede e territorio.
Da oltre cent'anni, lo scautismo ha
formato generazioni di giovani significativi attraverso il rapporto con la
natura, l'autodeterminazione, le capacità creative e manuali, la disposizione al
servizio e alla spiritualità. In attesa del convegno, il 2017-2018 ha visto le Comunità
Capi di Arezzo, Casentino, Cortona e Valtiberina, coordinate dal Comitato di
Zona, condividere un percorso per individuare le direzioni specifiche comuni
che il territorio aretino necessita per realizzare le proprie mete educative.
Ne è nata un'analisi che ha messo in luce i bisogni forti dei capi e,
attraverso loro, quelli dei ragazzi, per permettere di vivere esperienze
significative che possano migliorare la proposta scout. I due giorni di
Sansepolcro avranno la finalità di tirare le fila di tutto questo lavoro,
sviscerando ulteriormente le direzioni individuate e facendo così nascere il nuovo
progetto, con gli obiettivi e gli strumenti da attuare nel quadriennio 2017-2021.
Che tipo di frontiere educative richiedono i bambini e i ragazzi di oggi? Che
formazione fornire ai capi? Che relazioni instaurare con il territorio? A quale
crescita sono chiamati i capi come cristiani? Quest'ultima domanda,
soprattutto, è una frontiera particolarmente sensibile per l'associazione a
livello nazionale, in un'epoca in cui l'identità cristiana incontra molti
dubbi.
I capi lavoreranno nel pomeriggio di
sabato in diversi luoghi di Sansepolcro, divisi in commissioni per le quattro
aree, sostenuti e stimolati da coordinatori ed esperti che aiuteranno ad entrare
ancor di più in profondità nei singoli temi e a trarne proposte. Il tutto verrà
discusso la domenica mattina presso l'oratorio Santa Chiara, quando verrà deciso
e votato nella fase assembleare plenaria il documento ufficiale di riferimento
per tutta la zona. I lavori dei capi saranno salutati anche dal vescovo
Riccardo Fontana, dal sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli e dal presidente
del consiglio comunale Lorenzo Moretti. «Lo
scopo dello scautismo - spiegano i responsabili di zona Francesco Spadini e
Claudia D'Ippolito, - è di educare i giovani
a divenire cittadini e cristiani autentici, capaci con le proprie scelte di
lasciare un'impronta forte nella realtà e un mondo migliore di come lo hanno
trovato. A Sansepolcro ci impegneremo a puntare questo sguardo educativo sempre
più in alto».
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