AREZZO – Tre aretini sono entrati nella
direzione regionale del Partito Socialista Italiano. Il congresso toscano dello
storico partito si è tenuto a Pisa alla presenza di Riccardo Nencini,
segretario nazionale e viceministro a trasporti e infrastrutture, ed ha
rappresentato una partecipata occasione di confronto e di discussione da cui
sono emersi spunti di riflessione e di azione in vista del più prossimo futuro.
Questo momento democratico si è concluso con il rinnovo delle cariche regionali
e con l'elezione nel direttivo di Alessandro Giustini (segretario del Psi della
zona Aretina), di Luciano Pancini (vicesindaco del Comune di Poppi) e di
Valeria Nassini (vicesindaco del Comune di Civitella in Val di Chiana), che
vanno ad aggiungersi al già presente Antonio Segreti (membro di diritto
dell'organo in qualità di segretario provinciale del Psi). I quattro
collaboreranno strettamente con Graziano Cipriani, confermato all'unanimità
alla carica di segretario regionale, con la responsabilità di rappresentare le
esigenze politiche emerse ad Arezzo e di individuare quelle strategie per
consolidare il legame tra il partito e i singoli territori.
«L'obiettivo del Psi regionale - commenta
Giustini, - è di tornare ad essere
promotore attivo di iniziative e programmi che diffondano e concretizzino le
idee socialiste, con un operato ad ogni livello ed in ogni sede istituzionale,
sociale e politica».
Dai lavori congressuali è emerso come la presenza del Psi
in Toscana sia in crescita, ma come siano riscontrate alcune criticità
riguardanti soprattutto le difficoltà di dialogo, coinvolgimento e
interrelazione con le altre forze politiche alleate. Negli ambiti locali,
infatti, i socialisti soffrono una posizione scarsamente collaborativa da parte
del Pd, nonostante abbiano spesso contribuito in modo determinante a risultati
elettorali positivi. Il congresso ha poi ribadito lo sviluppo della cosiddetta
"azione socialista" per dare un contributo specifico e concreto ai
principali problemi toscani come le carenze della politica regionale sui
servizi ed i limiti sempre più evidenti del sistema sanitario. Tra le questioni
riconosciute di maggior urgenza rientra la mancanza del lavoro legata
soprattutto ai giovani e la necessità di riorganizzare il sistema delle
pensioni, con interventi volti a tutelare i cittadini e a costruire una nuova
prospettiva di sviluppo nel rispetto dei principi della giustizia sociale. «Tutte queste tematiche - aggiunge
Giustini, - sono trattate settimanalmente
anche dal Psi della zona Aretina con gli appuntamenti dell'officina di cultura
politica Polis che sta riunendo istituzioni, professionisti, cittadini e
categorie economiche per trattare i principali problemi del territorio e per
cercare soluzioni condivise».
Arezzo,
martedì 7 novembre 2017
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