AREZZO – Valentino Giacomin e una nuova
pedagogia per il terzo millennio saranno i protagonisti del primo incontro di InspiringPeople.
Organizzata dall'associazione Verso Arezzo nei locali dell'Urban Creativity Lab
di via Leone Leoni, la rassegna ha l'obiettivo di portare in città uomini e
donne che con intuizione, coraggio e volontà hanno realizzato grandi progetti
nel mondo e sono considerati fonte d'ispirazione per alimentare i sogni delle
più giovani generazioni. InspiringPeople si aprirà lunedì 6 novembre, alle
17.30, presentando la storia dell'ex maestro veneto Giacomin che ha avviato prima
in Italia e poi in India la rivoluzionaria esperienza dell'Alice Project -
Universal Education School, considerata per l'efficacia e la modernità dei suoi
insegnamenti "il metodo Montessori degli anni 2000". L'appuntamento,
ad ingresso gratuito, tratterà le tematiche della formazione e
dell'insegnamento, dunque si configura come una preziosa occasione di confronto
e di crescita per ragazzi, docenti ed educatori.
«L'Urban Creativity Lab - spiega il filosofo Marco Montanari, - vuole essere un luogo di ispirazione per i
giovani e per il resto della città, dunque siamo felici di inaugurare la
rassegna InspiringPeople ospitando una figura rivoluzionaria nel campo
dell'educazione come Giacomin».
Nato
nel 1944 nel trevigiano e a lungo maestro di scuola elementare, Giacomin intuì
che per aiutare l'apprendimento dei giovani studenti e per aumentare il loro
benessere psico-fisico era necessario integrare i tradizionali metodi didattici
con un parallelo percorso di crescita della mente. I suoi studi dimostrarono che
era possibile raggiungere un reale sviluppo armonico della persona e aumentare
l'efficacia dell'insegnamento solo attraverso la conoscenza e l'esplorazione
del mondo interiore, fatto di pensieri, sentimenti ed emozioni. Per attuare in
modo scientifico il suo modello educativo, Giacomin si trasferì nel 1994 in
India e aprì una scuola dove sono affiancate materie tradizionali, antiche
discipline (come yoga e meditazione) e una preparazione nei campi di arte,
spiritualità, etica e filosofia. Vent'anni di lavoro hanno fornito conferme
positive delle sue intuizioni, registrate attraverso specifiche ricerche
effettuate dall'Università di Benares che hanno evidenziato un miglioramento
del quoziente intellettivo, anche degli allievi più svantaggiati, e un significativo
miglioramento delle capacità generali di attenzione, concentrazione,
introspezione, memoria, collaborazione e socializzazione. Tale esperienza positiva,
apprezzata dal Dalai Lama e da studiosi di tutto il mondo, coinvolge oggi oltre
seicento studenti in ben tre scuole, dalle materne alle superiori. «Alice Project - aggiunge Montanari, - offre un'educazione e un'istruzione di alta
qualità, superando le divisioni create da nazionalità, tradizioni e religioni
per educare ad una pacifica convivenza nelle società multiculturali e
pluraliste. Giacomin starà pochi giorni in Italia e siamo dunque orgogliosi che
abbia accettato il nostro invito per presentare il suo modello alla città di
Arezzo».
Arezzo,
mercoledì 1 novembre 2017
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