AREZZO – Sta arrivando nelle case dei lavoratori
la famosa busta arancione dell'Inps, cioè una lettera contenente tutte le
informazioni relative alla futura pensione. Per spiegare i contenuti della
busta e per eventuali controlli è sceso in campo il Patronato Acli di Arezzo
che in questi giorni sta accogliendo numerosi cittadini alla ricerca di
chiarimenti e che, di conseguenza, si è attivato per rispondere al generale
stato di disorientamento indicando, passo dopo passo, i vari fogli della busta
arancione.
Tra le prime voci, ad esempio, vi è il "calcolo
previsionale della pensione" che riporta in maniera automatica il futuro
reddito ottenuto al termine della carriera professionale: questa è una
proiezione e un'ipotesi da verificare, dunque non è un valore certo ma qualcosa
che nel corso degli anni potrebbe essere destinato a cambiare.
Il secondo
foglio riguarda invece "la previsione della decorrenza della pensione"
che, attraverso un susseguirsi di numeri e percentuali, illustra una doppia data
di pensionamento (la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata), la
previsione della pensione futura lorda e il tasso di sostituzione. «Leggendo questi dati - spiega Pietro
Donati, direttore del Patronato Acli, - il
lavoratore si interroga su quale tipo di pensione avrà e su quando potrà andare
in pensione. Un'idea è giusto farsela perché i contributi versati finora sono
il punto di partenza per affrontare nel miglior modo possibile la vecchiaia,
vicina o lontana che sia, ma quanto è realmente attendibile la busta arancione?
Le leggi sulle pensioni e le tasse potrebbero mutare nel corso degli anni, così
come potrebbe cambiare la retribuzione del lavoratore, dunque è bene
sottolineare che quelle dell'Inps rimangono solo ipotesi».
L'unico punto fermo, ricorda il Patronato Acli, è la
carriera lavorativa svolta fino ad ora che è illustrata nel terzo foglio e che
contiene l'estratto conto contributivo utile ai fini della pensione. In questa
sezione è necessario un controllo accurato degli importi versati nel corso
degli anni, per appurare che tutto sia corretto dal momento che da quelle cifre
dipende il futuro reddito pensionistico. «Il
controllo e la verifica dei contributi accreditati - continua Donati, - necessita di una consulenza personalizzata e
professionale da parte del Patronato Acli che può correggere eventuali anomalie
ed errori. L'ultima parte della busta arancione sui contributi futuri simulati
è infine abbastanza inattendibile perché immagina una situazione futura che, al
momento, è imprevedibile. Ci teniamo comunque a rassicurare i cittadini: la
pensione è un progetto di vita e non può essere ristretta in una regola
standardizzabile e uguale per tutti».
Arezzo, sabato 21 maggio 2016
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