AREZZO – La Lilt di Arezzo rinnova il proprio impegno
nell'educare alla buona alimentazione per combattere i tumori allo stomaco.
Numerosi studi hanno testimoniato come questa malattia negli ultimi anni sia stata
una delle più diffuse sul territorio provinciale, con una percentuale
d'incidenza tra le più alte della regione che giustifica la necessità di
avviare una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione. I fattori
ambientali, il fumo e l'alimentazione causano circa il 90% dei tumori, dunque
sono le abitudini quotidiane ad incidere sullo stato di salute di una persona
aumentando o riducendo le possibilità di incorrere in malattie. In questo
senso, l'impegno della Lilt di Arezzo per arginare i tumori allo stomaco sta
procedendo in una doppia direzione: da una parte, infatti, sta progettando una
ricerca scientifica per indagare sulle cause della malattia sul territorio,
dall'altra sta proponendo una serie di eventi per informare la cittadinanza
sull'importanza di un corretto stile di vita.
«L'alimentazione - spiega Ivan Cipriani Buffoni, presidente della
Lilt provinciale, - è la causa di un
terzo dei tumori che possono essere potenzialmente combattuti attraverso una
dieta corretta e sane abitudini quotidiane».
Educare
alla corretta alimentazione, infatti, può diminuire i rischi di diabete,
malattie cardiovascolari e di oltre un terzo dei tumori più comuni. In questo
senso la dieta mediterranea è ritenuta molto efficace, con la longevità e la
buona salute che sono favorite da alimenti semplici e con pochi grassi quali
pane, pasta, frutta, verdura ed olio d'oliva, unite ovviamente all'abbandono
del fumo di sigaretta. La Lilt sta dunque promuovendo sul territorio aretino
alcune campagne, come la Settimana Nazionale della Prevenzione Oncologica, in
cui informare sui corretti stili di vita e promuovere screening e visite
gratuite, ma allo stesso tempo sta coinvolgendo anche i bambini per una
corretta educazione alimentare che parta fin da piccoli. L'attività della Banda
dei Piccoli Chef, portata settimanalmente avanti nelle piazze e nelle strade
della provincia, si propone proprio di utilizzare il gioco per insegnare nei
primi anni di vita le buone pratiche in cucina e l'importanza di mangiare cibi
sani e salutari. «L'alimentazione
rappresenta una forma di prevenzione semplice ed efficace - aggiunge
Barbara Lapini, responsabile della Banda dei Piccoli Chef, - dunque è necessario l'impegno di tutti per
un'opera di informazione e di educazione, già a partire dai primi anni di vita».
Arezzo,
sabato 7 maggio 2016
Nessun commento:
Posta un commento