AREZZO – Il Comitato Acqua Pubblica ha lanciato
una campagna volta alla trasparenza e alla chiarezza sulla gestione del
servizio idrico aretino. Lo scorso 20 dicembre, l'amministrazione comunale e
Nuove Acque hanno tenuto una conferenza stampa per presentare le novità in
vista del 2017 dove hanno illustrato riduzioni nelle tariffe delle bollette e
agevolazioni per i nuclei familiari numerosi o in difficoltà economiche, con
dati che ad un'attenta analisi appaiono parziali e fuorvianti. La presa di
posizione arriva dallo stesso Comitato Acqua Pubblica che, in collaborazione
con Acli, Mcl e Associazione Famiglie Numerose, ha confutato le singole
dichiarazioni spiegandole dal punto di vista dei consumatori.
La prima puntualizzazione riguarda la promessa della
diminuzione delle tariffe a carico dei cittadini che, al contrario, da un'analisi
del Comitato Acqua Pubblica dovrebbero subire un aumento medio per le varie
categorie di utenza pari al 5%, dieci volte più del valore dell'inflazione. Le
uniche fasce che dovrebbero subire riduzioni sono le famiglie medie con un consumo
tra 110 e 150 metri cubi (che il comitato ha calcolato ottenere cali tra il
-0,40% e il -2,20%), mentre per i piccoli consumi dovrebbe registrarsi anche un
+16% e per le famiglie numerose si potrebbe toccare il +14%. Nel triennio
2017-2019, invece, il rialzo medio è calcolato dal Comitato Acqua Pubblica in
un +16%. «La riduzione tanto sbandierata
- commenta il presidente Gianfranco Morini, - è limitata ad una categoria d'utenti molto ristretta, dunque si tratta
di un dato incompleto. Nel pubblicizzare il dimezzamento della quota fissa è
stato omesso che si tratta di una misura che era già stata attuata dallo scorso
gennaio insieme ad una modifica dell'articolazione tariffaria che ha prodotto
aumenti a carico dei cittadini».
Tra gli annunci di Nuove Acque rientra la costituzione di
un fondo per i nuclei familiari con più di quattro figli in aggiunta alle
agevolazioni già previste per gli utenti con Isee inferiore a 8.030 euro. Il
Comitato Acqua Pubblica ha però chiarito come queste utenze "deboli",
a partire dal 2017, non avranno più il dimezzamento automatico delle tariffe di
cui finora godevano, ma riceveranno un abbuono di circa 20 euro in bolletta. In
tema di distacchi, invece, è stato affermato che le utenze morose non avranno
uno stop assoluto ma godranno di flussi d'acqua minori gestiti da un
regolatore: questo passaggio non rappresenta altro che l'applicazione di quanto
previsto dal regolamento attualmente vigente. «Le famiglie numerose - aggiunge Morini, - si vedranno restituire una cifra irrisoria, dunque alla fine pagheranno
di più. Riteniamo che dovrebbe essere introdotto un sistema tariffario che
tenga effettivamente conto del numero dei componenti del nucleo familiare,
assegnando quantitativi di consumo annuo a scaglioni e prezzi progressivi a
persona. E riteniamo che le amministrazioni dovrebbero impegnarsi di più nel
tutelare i diritti dei loro cittadini».
Arezzo, venerdì 30 dicembre 2016
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