AREZZO – Una riorganizzazione del servizio
sanitario per renderlo sempre più efficace e per indirizzarlo verso la cultura della
prevenzione. I Popolari per Arezzo sottolineano come l'ospedale San Donato,
struttura caratterizzata da molti ambiti d'eccellenza, presenti alcune
problematiche che richiedono un pronto intervento per rispondere alle esigenze
sanitarie e assistenziali dei cittadini e delle loro famiglie. «La salute e i bisogni degli utenti -
commenta l'associazione, - devono essere
le priorità assolute da parte della direzione sanitaria». In primis è necessaria la copertura di tutti i ruoli
vacanti con figure professionali che dimostrino l'attenzione verso la qualità
del management aziendale, mentre negli ultimi anni vi sono stati alcuni
incarichi di responsabilità che sono rimasti a lungo scoperti. Il polo
ospedaliero aretino si distingue in molti reparti per l'alto livello
strumentale raggiunto grazie al Calcit e al coinvolgimento dell'intera
cittadinanza, dunque tali investimenti devono essere posti al pieno servizio
del territorio e devono essere individuate e valorizzate quelle competenze in
grado di potenziare reparti quali l'unità di medicina nucleare, la chirurgia
robotica e la cardiologia.
In parallelo, i Popolari per Arezzo sostengono
l'esigenza di ampliare e di ridistribuire la disponibilità di posti letto
coerentemente con le esigenze e con le malattie più frequentemente riscontrate.
Numerosi accessi al Pronto Soccorso sono determinati da patologie
bronco-polmonari o respiratorie, dunque tale riscontro dovrebbe essere seguito
dall'allestimento di un'unità specialistica più adeguata in termini di posti di
degenza, in grado di assorbire adeguatamente i flussi riscontrati.
Un'ulteriore problematica riguarda il tema della
prevenzione e dell'etica. La direzione sanitaria deve impegnarsi a ridurre i
lunghissimi tempi di attesa per sottoporsi ad analisi e accertamenti che in
molti casi obbligano i cittadini a rivolgersi a strutture private a pagamento.
Considerando che per alcune patologie oncologiche anche solo un mese di ritardo
rischia di essere fatale, i Popolari per Arezzo chiedono di favorire una
cultura della prevenzione garantendo ai cittadini risposte rapide e gratuite. «La prevenzione e l'individuazione tempestiva
di eventuali problematiche possono risultare decisive per salvare una vita -
aggiungono i Popolari per Arezzo, - dunque
non può esistere prevenzione senza rapidità di indagini. Attendere lunghi mesi
per una visita ed essere costretti a ricorrere a visite a pagamento è
eticamente inaccettabile. Chiediamo un intervento serio, persuasivo e
trasparente della direzione aziendale affinché la prevenzione non diventi un
bene comune per pochi ma una risorsa in grado di tutelare la salute di tutti».
Arezzo,
lunedì 26 dicembre 2016
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