AREZZO – Il Patronato Acli di Arezzo informa di
una nuova opportunità pensionistica per i lavoratori nati tra il 1951 e il
1952. Nei giorni scorsi sono entrate in vigore alcune disposizioni eccezionali
che, in deroga a quanto previsto dalla riforma Fornero, permettono l'accesso
alla pensione per uomini e donne che abbiano raggiunto determinati requisiti
contributivi e di anzianità, ristabilendo così i parametri precedenti alla
contestata manovra attuata durante il governo di Monti. Dal momento che le
nuove indicazioni riguarderanno sicuramente anche numerosi aretini, gli uffici
del Patronato Acli hanno preparato i loro operatori a rispondere alle esigenze
di tutti coloro che potrebbero essere interessati e stanno avviando una
parallela campagna d'informazione sull'intero territorio provinciale.
Entrando nello specifico, gli uomini a cui sono rivolte le
nuove disposizioni sono i nati nel 1951 e nel 1952 che hanno raggiunto i
requisiti della pensione di anzianità (cioè il raggiungimento di trentacinque
anni di contribuzione), mentre le donne potranno accedere alla pensione di
vecchiaia legata all'età anagrafica se sono nate nel 1952 e hanno un'anzianità
contributiva di almeno vent'anni.
Questo perfezionamento dei requisiti
permetterà dunque di ottenere il pensionamento al compimento dell'età
anagrafica di sessantaquattro anni. Dal momento che si tratta di una materia
amplia e complicata, l'invito è a rivolgersi agli sportelli del Patronato Acli
fissando un appuntamento allo 0575/21.700 per una verifica gratuita e
professionale del diritto alla pensione e per avviare tutte le pratiche
necessarie. «La riforma Fornero -
commenta Pietro Donati, direttore del Patronato Acli di Arezzo, - è sottoposta a continui adeguamenti ed
eccezioni che offrono periodicamente possibilità di deroga per profili
lavorativi ben specifici. La normativa previdenziale è complicata, dunque
l'invito per tutti gli interessati da queste disposizioni è a rivolgersi a
professionisti per capire se sussiste una reale possibilità di accesso alla
pensione».
Arezzo, martedì 6 dicembre 2016
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