AREZZO
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La raccolta delle olive e dell'uva può rappresentare una preziosa occasione per
numerosi pensionati che potrebbero ottenere un aumento dell'importo della loro pensione.
A renderlo noto è il Patronato Acli di Arezzo che, con la campagna "Olive
e Pensioni", comunica la possibilità di ottenere un supplemento per chi,
dopo il pensionamento, ha continuato a svolgere attività lavorativa versando
regolarmente la contribuzione Inps. Negli ultimi anni sono sempre più i
pensionati che, anche nella provincia di Arezzo, hanno ripreso a lavorare anche
saltuariamente unendo il reddito da lavoro a quello da pensione: questi possono ora presentare domanda per
l'aumento della pensione in relazione alla durata del lavoro svolto e
all'ammontare dei contributi versati.
La
grande maggioranza dei pensionati, complice anche la crisi economica, ha
infatti trovato nuova occupazione in agricoltura soprattutto al momento della
raccolta dell'uva o delle olive, magari per aiutare amici o parenti, e ignora
la possibilità di ricevere il supplemento, dunque l'impegno del Patronato è
quello di rendere nota questa importante opportunità.
«Al
contrario di quanto si possa pensare
- spiegano del Patronato Acli di Arezzo, - sono
tantissimi i pensionati che hanno ripreso il lavoro per effetto delle
difficoltà economiche: una norma del 2009 ha reso cumulabile il reddito da
lavoro con quello di pensione, dunque questa amplia platea di persone potrà ora
beneficiare di un aumento della stessa pensione. La nostra esperienza quotidiana
di verifica degli importi delle pensioni ci ha fatto capire come tanti possibili beneficiari non siano a
conoscenza di questa possibilità, dunque la campagna "Olive e
Pensioni" nasce per informare tutti coloro che, pur avendone diritto, non sanno
che possono ottenere il supplemento inoltrando un'apposita domanda gratuita».
Per una veloce verifica del diritto al supplemento di pensione, il Patronato
Acli invita tutti i pensionati che abbiano svolto una qualche attività lavorativa
a prendere contatto con i propri sportelli chiamando il numero 0575/21.700.
Arezzo, venerdì 31 ottobre 2014
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