AREZZO – Mettere in sicurezza le strade aretine
per tutelare i pedoni e per ridurre gli incidenti. La richiesta è dei Popolari
per Arezzo che, pur riconoscendo l’impegno dell’amministrazione nella
sistemazione di molte vie, hanno ravvisato la presenza di strade in città e
nelle frazioni dove le strisce pedonali risultano rovinate e poco visibili,
dove occorre una più incisiva segnaletica verticale o dove c’è bisogno di
deterrenti per l’alta velocità delle automobili. Oltre ad una programmata e
costante attività di manutenzione ordinaria, l’associazione propone interventi
mirati nelle strade più a rischio del territorio comunale attraverso l’utilizzo
anche di strumenti innovativi in grado di rendere più sicuro il transito e
l’attraversamento.
In
questo senso, una soluzione potrebbe essere rappresentata dall’installazione di
strisce pedonali 3D che, già presenti in altre città europee e italiane, danno l’illusione
ottica di trovarsi di fronte ad un ostacolo e spingono gli automobilisti alla
frenata.
Caratterizzate da un senso di profondità e tridimensionalità, queste
applicazioni avrebbero un effetto più incisivo e di maggior pregio estetico
rispetto ai tradizionali dissuasori elettronici e ai dossi che in alcuni casi
creano problemi ai veicoli in emergenza. I Popolari per Arezzo invitano dunque
a testarle in strade dove la velocità è più sostenuta e dove l’attraversamento
pedonale è maggiormente a rischio, oltre che dove sono presenti istituti
scolastici e un forte passaggio di bambini e famiglie. Tra gli esempi rientrano
via Tarlati dove spesso gli automobilisti tendono ad accelerare, oltre alle
principali direttrici verso le vallate ad alta intensità di traffico come la
Sr71 che attraversa tanti paesi e che nel corso degli anni ha registrato
numerosi incidenti. «Le strisce 3D -
commentano i Popolari per Arezzo, - rappresentano
un deterrente verso l’alta velocità e un invito alla prudenza. Si tratta di una
possibilità innovativa ma efficiente che potrebbe essere testata anche in
alcune delle nostre strade più pericolose».
Arezzo,
sabato 20 ottobre 2018
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