lunedì 6 aprile 2015

Arte e natura: la necessità di valorizzare Ponte Buriano

AREZZO – La valorizzazione di Ponte Buriano può rappresentare per Arezzo un'opportunità sociale, economica e turistica. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che avanzano l'esigenza di rilanciare una zona naturale e architettonica di notevole pregio, situata a pochissimi chilometri dalla città. Il ponte romanico e l'area naturale protetta di Ponte a Buriano e Penna rappresentano infatti una ricchezza che finora non è stata adeguatamente valorizzata dall'amministrazione e che, al contrario, dovrebbe essere sfruttata per il rilancio dell'intero territorio circostante. L'obiettivo è di riavvicinare la zona alla città, studiando soluzioni e progetti che possano renderla un vero e proprio spazio urbano da utilizzare come un luogo di incontro e di socializzazione; l'affascinante binomio tra natura e arte potrebbe inoltre rappresentare lo strumento per attrarre investimenti da parte della Regione Toscana e dell'Europa.
«Per iniziare - spiega Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo, - occorre una puntuale e continua manutenzione che permetta al patrimonio ambientale di Ponte Buriano di conservarsi e di essere valorizzato come elemento di crescita del territorio. In questo senso può essere utile sostenere la locale Cric - Cooperativa Ricreativa Culturale, che da sempre anima la zona e la mantiene viva proponendo numerose attività ed iniziative». 
Per riqualificare il ponte Buriano, l'idea dei Popolari per Arezzo è di promuovere un concorso rivolto agli studenti del liceo Artistico e dei corsi di laurea in Architettura e Ingegneria volto a sviluppare percorsi innovativi e sostenibili con l'obiettivo di valorizzare l'opera medievale e di farla sentire più vicina alla città. In seconda battuta possono essere predisposti una serie di itinerari enogastronomici basati sulle eccellenze agroalimentari del territorio e capaci di attirare turismo, mentre per scoprire e per rendere fruibile la riserva naturale lungo il corso dell'Arno può essere realizzato un apposito sentiero ciclabile fruibile attraverso un servizio di bike-sharing all'ingresso del parco. A livello sportivo, infine, la zona potrebbe prestarsi ad attività legate a discipline acquatiche come, ad esempio, la canoa. «Per tutelare il territorio circostante - puntualizza Grasso, - occorre comunque avviare uno studio tecnico per valutare il rischio idrogeologico della frazione limitrofa e per studiare interventi mirati in grado di tutelare l'integrità dei luoghi, l'incolumità delle popolazioni e la corretta manutenzione delle strutture».

Arezzo, sabato 4 aprile 2015

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