venerdì 10 aprile 2015

Un albo di "Cittadinanza Attiva" per il decoro di Arezzo

AREZZO – Un regolamento del Servizio Civico Volontario per migliorare la città di Arezzo. A richiederlo sono i Popolari per Arezzo che, in linea con quanto previsto dal decreto legge del 2014 denominato "Sblocca Italia", propongono il riconoscimento dell'impegno di quei cittadini che, volontariamente, decidono di attivarsi per la tutela e la valorizzazione del territorio. Il compenso per queste opere di manutenzione dei beni comuni è la possibilità di non pagare le tasse comunali o di pagarle in forma ridotta. Questo regolamento, già attivo in comuni di grandi dimensioni come Napoli ma anche in comuni ridotti come Massarosa, si basa sull'attivazione di un albo di "Cittadinanza Attiva" e su corsi di formazione volti ad inserire i cittadini interessati in alcuni gruppi di lavoro. Le mansioni che possono essere assegnate spaziano dalla pulizia e dal decoro delle aree verdi, delle strade comunali, delle piazze e dei marciapiedi, fino a lavori di manutenzione ordinaria per gli edifici comunali come scuole e impianti sportivi. «Il decreto "Sblocca Italia" - spiega Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari per Arezzo, - ha previsto che ogni singolo cittadino o associazione di volontariato possa mettere a disposizione il proprio tempo per piccoli lavori di interesse pubblico. Questo Servizio Civico Volontario rappresenta una preziosa opportunità per la città e per il suo territorio e viene retribuito in forma indiretta attraverso la riduzione delle tasse comunali».
Nella proposta dei Popolari per Arezzo, il regolamento e gli interventi per la cura del decoro urbano non dovrebbero limitarsi esclusivamente ai singoli cittadini, ma potrebbero ampliarsi anche a forme associative e collettive.
Un esempio è fornito dalla manutenzione urbana che può essere svolta dai condomini, o dall'unione di alcuni commercianti per rivalorizzare una determinata zona. I volontari che sceglieranno di impegnarsi in attività di cura e di rigenerazione della città, inoltre, riceveranno in cambio anche una sorta di certificazione delle competenze acquisite che possa fare curriculum ed essere così utilizzata per la ricerca di un futuro impiego. «Questo regolamento - aggiunge il consigliere comunale Luigi Scatizzi, - contiene un enorme potenziale civile ed etico, che può favorire il sentimento di comunità, l'attenzione verso i beni comuni ed la diminuzione della pressione fiscale sulle famiglie. Il comune dovrà decidere i destinatari, i tempi e le modalità delle agevolazioni, garantendo ai volontari un riconoscimento da cui possa nascere una vera e propria "epidemia contagiosa" per contribuire al decoro urbano».

Arezzo, sabato 12 aprile 2015

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