AREZZO – Un regolamento del Servizio
Civico Volontario per migliorare la città di Arezzo. A richiederlo sono i
Popolari per Arezzo che, in linea con quanto previsto dal decreto legge del
2014 denominato "Sblocca Italia", propongono il riconoscimento
dell'impegno di quei cittadini che, volontariamente, decidono di attivarsi per
la tutela e la valorizzazione del territorio. Il compenso per queste opere di
manutenzione dei beni comuni è la possibilità di non pagare le tasse comunali o
di pagarle in forma ridotta. Questo regolamento, già attivo in comuni di grandi
dimensioni come Napoli ma anche in comuni ridotti come Massarosa, si basa
sull'attivazione di un albo di "Cittadinanza Attiva" e su corsi di
formazione volti ad inserire i cittadini interessati in alcuni gruppi di
lavoro. Le mansioni che possono essere assegnate spaziano dalla pulizia e dal
decoro delle aree verdi, delle strade comunali, delle piazze e dei marciapiedi,
fino a lavori di manutenzione ordinaria per gli edifici comunali come scuole e
impianti sportivi. «Il decreto
"Sblocca Italia" - spiega Giovanni Grasso, vicepresidente dei
Popolari per Arezzo, - ha previsto che
ogni singolo cittadino o associazione di volontariato possa mettere a
disposizione il proprio tempo per piccoli lavori di interesse pubblico. Questo Servizio
Civico Volontario rappresenta una preziosa opportunità per la città e per il
suo territorio e viene retribuito in forma indiretta attraverso la riduzione
delle tasse comunali».
Nella proposta dei Popolari per Arezzo, il
regolamento e gli interventi per la cura del decoro urbano non dovrebbero
limitarsi esclusivamente ai singoli cittadini, ma potrebbero ampliarsi anche a
forme associative e collettive.
Arezzo, sabato 12 aprile 2015
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