AREZZO
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Un contributo per la crescita e lo sviluppo di Rondine Cittadella della Pace. A
portarlo è la Fondazione Angelo Gori, una onlus nata dalle aziende di Graziella
Group che ha deciso di devolvere tutte le iniziative di beneficenza degli
ultimi mesi a favore dei progetti interculturali promossi dallo studentato
internazionale situato alle porte di Arezzo. L'incontro con Rondine rappresenta
un importante cambio di rotta per la onlus aretina che, dopo aver dedicato i
propri sforzi esclusivamente verso i Paesi del terzo mondo, ha ora deciso di sostenere
anche realtà e associazioni del territorio toscano e italiano. Il primo frutto
di questa nuova volontà è rappresentato proprio dalla visita ai ragazzi di
Rondine e al loro presidente Franco Vaccari, a cui la Fondazione Angelo Gori ha
consegnato un assegno da 15.000 euro. Tale cifra è stata raccolta dal
contributo e dalla sensibilità di tutte le aziende del gruppo aretino fondato
da Graziella Buoncompagni, madre di quell'Angelo Gori a cui è stata intitolata
la onlus dopo la prematura scomparsa nel 2000, ed include anche i profitti
dell'ultimo 5x1000 e il ricavato della vendita di trecento uova di Pasqua.
La
scelta di Rondine è simbolica perché la cittadella da sempre riunisce studenti
di culture e religioni diverse provenienti da aree in guerra tra di loro (Medio
Oriente, Federazione Russa, Caucaso, Balcani, Africa e Subcontinente indiano),
proponendo una cultura della pace e del dialogo.
In quelle stesse aree si
trovano anche i principali mercati a cui si rivolge Graziella con le sue
produzioni in oro e argento, toccando da vicino le difficoltà economiche e
politiche legate ai loro conflitti. «La
Fondazione Angelo Gori - spiega la presidente Maria Rosa Gori, - si è sempre impegnata nella promozione e
nello sviluppo della cultura e dell'istruzione, dunque quest'anno ci è sembrato
doveroso indirizzare il nostro contributo ad una realtà d'eccellenza della
provincia di Arezzo come lo studentato di Rondine. Finora i nostri sforzi si
sono rivolti esclusivamente verso l'Africa, ma da ora in poi torneremo in Italia
per sostenere e aiutare anche il territorio a noi più vicino». Si è infatti
concluso il lungo percorso di solidarietà che, negli ultimi anni, ha permesso
alla fondazione di realizzare una biblioteca e altre strutture in Niger, uno
dei Paesi più poveri del continente africano. L'incontro con Rondine ha dunque
aperto la strada ad una beneficenza da rivolgere anche ai progetti di realtà
aretine, toscane e italiane.
Arezzo, sabato 4 aprile 2015
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