AREZZO
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Il tratto aretino dell'Arno ha ospitato una brillante operazione di contrasto
al bracconaggio ittico. La polizia provinciale di Arezzo, in collaborazione con
le guardie volontarie delle associazioni di pesca sportiva del territorio, è stata
protagonista di un'azione volta a rimuovere un tramaglio che attraversava il
fiume da sponda a sponda nella zona denominata Centralina nel comune di
Laterina. Il tramaglio è una rete professionale fissa che impiglia i pesci che
la attraversano e rappresenta una pratica di pesca che in provincia è vietata,
dunque si tratta di un episodio di vero e proprio bracconaggio. La richiesta di
intervento è arrivata da alcuni pesca-sportivi che, dimostrando particolare
senso di responsabilità e attenzione verso il rispetto dell'ambiente, hanno
contattato le guardie volontarie per segnalare la presenza di questo attrezzo.
L'operazione ha coinvolto le associazioni di pesca aretine che, intervenute in
sinergia con la polizia provinciale, hanno prima individuato il tramaglio e poi
hanno dato vita ad una delicata operazione di recupero e di rimozione,
riportando la legalità nelle acque dell'Arno e restituendo libertà al suo
patrimonio ittico.
Le maggiori preoccupazioni riguardano
però l'insorgere del fenomeno del bracconaggio che, fino a poco tempo fa
assente dalla provincia di Arezzo, ha portato ad alcuni episodi dannosi per
l'ambiente fluviale che hanno trovato il proprio apice nel recente innesto di
questi reti. L'aspetto più positivo riguarda comunque la partecipazione e la
responsabilità dimostrate dai pescatori aretini che hanno prontamente collaborato
con le istituzioni e con le associazioni per arginare questi fenomeni e per
salvaguardare l'ambiente ittico. Il quotidiano presidio dei fiumi e dei
torrenti rappresenta infatti la miglior strategia per arginare ogni fenomeno di
bracconaggio e per mantenere libere e pulite le acque provinciali.
Arezzo, martedì 19 luglio 2016
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