AREZZO – La Coradini archivia una delle migliori
annate della sua trentennale storia. La fine dei saggi e l'arrivo dell'estate
rappresentano il momento per tracciare un bilancio dell'attività degli ultimi
mesi e, in questo senso, la prestigiosa scuola di musica può esprimere
soddisfazione per i grandi risultati raggiunti e per i numeri registrati che la
confermano come una realtà culturale d'eccellenza del territorio aretino.
Merito di questa affermazione è del direttore Alessandro Bertolino che, poco
più di un anno fa, ha assunto la guida della scuola e che, rinnovandone la
didattica e rivoluzionandone la struttura, è arrivato a renderla più moderna e
funzionale alle esigenze dei suoi allievi e delle loro famiglie. Questo
processo, portato avanti insieme ai coordinatori Emanuele Massotti e Marilena
Fracassi, ha portato i suoi primi frutti a livello numerico perché ai
quarantadue musicisti e cantanti già iscritti ai corsi della scuola se ne sono
aggiunti in pochissimo tempo altri cento, con un incremento superiore al 200%.
«Un aumento così rapido e in un lasso di
tempo così breve - commenta Bertolino, - rappresenta un record per la nostra scuola e ci avvicina ai numeri di
eccellenza raggiunti nel passato, quando la Coradini era la punta di diamante
del panorama musicale cittadino».
Una nuova sede, una proposta più amplia e una maggior
apertura verso la città sono state le fondamenta che hanno permesso di
rilanciare la scuola con nuovi obiettivi e nuove prospettive. Lo spostamento
della sede dagli storici locali di via Ricasoli nelle attuali aule del Liceo
Scientifico, per iniziare, ha fornito alle famiglie una soluzione più comoda da
raggiungere e ambienti maggiormente adeguati. Il rinnovamento del gruppo dei
docenti e l'ampliamento dei corsi ha poi contribuito a portare nuovo entusiasmo
e, soprattutto, ha permesso alla Coradini di poter vantare la proposta
didattica più ricca della città anche grazie all'inaugurazione del dipartimento
di musica moderna "Elio Marcantoni" dedicato ai generi e agli strumenti
più attuali. Tutto questo è stato accompagnato da un'apertura verso il
territorio con la collaborazione con l'amministrazione comunale per i progetti
di educazione alla musica nelle scuole e, soprattutto, con la sinergia con
Spazio Seme che è diventata la location di tutti i saggi di fine anno e della
rassegna "ClassicOff" dedicata alla musica classica. «Questa annata - aggiunge Bertolino, - ha indicato la bontà del percorso intrapreso e ci fornisce grande
entusiasmo per avviare tanti nuovi progetti dedicati alla formazione musicale».
Arezzo,
martedì 5 luglio 2016
Nessun commento:
Posta un commento