AREZZO – I progetti turistici e culturali della
città di Arezzo stentano a decollare. A distanza di un anno dall'insediamento
della nuova amministrazione, manca ancora una programmazione di eventi capaci
di rivitalizzare il centro storico e di portare flussi significativi di
visitatori. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che dichiarano scetticismo di
fronte alle dichiarazioni con cui il sindaco ha recentemente rivendicato il
successo della mostra "Il sogno di Theimer" che, esposta in fortezza,
avrebbe registrato in pochissimi giorni oltre 7.500 visitatori. Oltre al reale valore
e all'apprezzamento della mostra, va infatti considerato che il risultato è in
buona parte dovuto al desiderio degli aretini di riappropriarsi di uno dei
luoghi più importanti della storia della città e alla curiosità dei turisti di scoprire
i rinnovati spazi della fortezza medicea dopo lunghi anni di chiusura e di
lavori.
«I numeri dichiarati - chiarisce
Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - non
bastano come termometro per valutare il successo delle politiche culturali del
Comune, perché si tratta di un dato fuorviante e viziato dalla riapertura della
fortezza».
La fortezza ha le carte in regola per diventare un fulcro
per gli eventi della città, dunque i Popolari per Arezzo invitano
l'amministrazione ad incontrare le realtà associative e culturali del
territorio con l'obiettivo di sfruttare l'entusiasmo di questa riapertura per strutturare
un calendario di iniziative in grado di valorizzarla e di farla vivere. La
struttura ha infatti le carte in regola per diventare la vetrina per le
eccellenze del territorio e per configurarsi come un luogo capace di ospitare
un programma continuativo di appuntamenti dedicati a pittura, scultura,
fotografia, teatro e tanto altro ancora. Tutto questo può servire per far
emergere una più profonda vocazione turistica che, al contrario, finora ha
perso alcune importanti occasioni come i festeggiamenti per i seicento anni
dalla nascita di Piero della Francesca che, celebrati esclusivamente in un
evento di due giorni, non garantiscono il massimo ritorno economico e di
visibilità per la città. A questo si aggiunge la contrazione delle iniziative
del turismo fieristico, congressuale e d'affari che potrebbero utilizzare gli
ambienti della fortezza come location di convegni e iniziative, dunque i
Popolari per Arezzo propongono l'istituzione di un tavolo di condivisione per
individuare e programmare eventi validi per il rilancio di visibilità della
città. «Creare condivisione e definire
sinergie - continuano, - consente di
programmare iniziative coordinate nel corso dell'anno senza inutili
sovrapposizioni. Per non perdere nuove occasioni e per una buona programmazione
turistica é necessario che la politica pratichi l'arte della comunicazione e della
mediazione con tutte le realtà della città, con progetti comuni che giovino ad
Arezzo e agli aretini».
Arezzo,
domenica 10 luglio 2016
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