AREZZO
– Graziella ha archiviato un 2017 di forte crescita che le ha permesso di
entrare nel migliore dei modi nel 2018, tagliando con il sorriso il traguardo
del sessantesimo anno di attività. La storia di questa impresa iniziò nel 1958
in un piccolo laboratorio a Campoluci dove la diciassettenne Graziella
Buoncompagni iniziò a creare gioielli in oro caratterizzati da uno stile
personale, elegante ed innovativo. In anni in cui l'economia e il costume
sociale frenavano l'iniziativa femminile, questa giovane imprenditrice dimostrò
un eccezionale carisma permettendo ad una realtà in fase embrionale di
affermarsi sul mercato e di iniziare a vendere in tutta Italia. La vera
espansione è avvenuta negli anni '90 quando Gianni Gori, figlio di Graziella, assunse
la direzione dell'azienda insieme ai fratelli Maria Rosa ed Angelo
(prematuramente scomparso nel 2000 in un incidente d'auto), rendendola più moderna
e ampliandone gli orizzonti commerciali verso mercati dove la richiesta di oro
era più forte: Est Europa, Nord Africa, Medio Oriente ed Estremo Oriente.
Negli
ultimi anni, infine, Graziella ha diversificato la propria attività ed è andata
oltre al reparto orafo, investendo anche in nuovi settori come quello delle
energie rinnovabili con Graziella Green Power e costituendosi così come una holding che conta oggi più di duecento
dipendenti. «Mi avvicino a questo
traguardo con una forte emozione - commenta Graziella Buoncompagni. - Nel 1958 ero grintosa e ambiziosa ma,
partendo da un piccolo laboratorio, non mi sarei mai aspettata di dar vita ad una
realtà che oggi dà lavoro a tante persone e che è conosciuta in tutto il mondo.
Dopo sessant'anni, ancora vivo quotidianamente l'azienda e porto il mio
contributo, con la soddisfazione di essere stata ora affiancata anche dai figli
e dai nipoti».
Il 2017 è stato per Graziella un anno particolarmente
positivo, con un aumento dei fatturati del 30% e un'ulteriore espansione del
commercio estero. L'operazione più importante è stata l'acquisizione della
storica azienda fiorentina di pelletteria Braccialini che, oltre ad aver aperto
la possibilità di operare in più mercati, ha favorito un forte ingresso nel
mondo della moda attraverso l'unione tra borse e gioielli. «Viviamo il traguardo dei sessant'anni con
orgoglio e con rinnovata fiducia - spiega il presidente Gianni Gori. - Negli ultimi anni abbiamo dovuto fare i
conti con la crisi vissuta dal settore orafo in molti Paesi, dunque abbiamo avviato
nuovi investimenti e nuovi progetti di cui nel 2017 abbiamo iniziato a raccogliere
i frutti. L'azienda è in crescita e si è dimostrata all'avanguardia: possiamo
festeggiare questo importante compleanno con tanti motivi di soddisfazione».
I risultati economici si uniscono ai risultati sociali
raggiunti dalla Fondazione Graziella - Angelo Gori Onlus che, dedicata al terzo
figlio di Graziella e sostenuta dalle aziende della holding, è impegnata in
progetti di beneficenza dedicati allo sviluppo di cultura e sanità. I primi
sforzi di questa realtà sono stati indirizzati verso uno dei Paesi più poveri
dell'Africa, il Niger, dove è stato costruito un centro polivalente per dare
istruzione e lavoro agli abitanti locali, mentre negli ultimi anni l'impegno è
stato orientato a favore delle realtà del territorio di Arezzo attive nel
sociale. «La Fondazione Graziella -
Angelo Gori - aggiunge la presidente della onlus Maria Rosa Gori, - rappresenta il volto solidale della nostra
azienda, animato dall'obiettivo di sostenere l'operato di associazioni del
nostro territorio impegnate in progetti sanitari e culturali».
Arezzo,
giovedì 4 gennaio 2018
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