AREZZO – Un progetto di
social reading per permettere agli studenti aretini di scoprire e di studiare le
opere della letteratura attraverso le nuove tecnologie. L’iniziativa è frutto
dell’associazione Verso Arezzo che, attiva da due anni presso la Casa
dell’Energia con l’Urban Creativity Lab per fornire ai giovani occasioni di
incontro e crescita, ha deciso di portare in città il metodo TwLetteratura che è
stato pluripremiato a livello internazionale come modello di innovazione e di contaminazione
tra cultura e tecnologia. Questo progetto, già sperimentato in Italia da
duecentocinquanta scuole e arrivato fino all’università di Harvard, permette di
leggere un libro, commentarlo e riscriverlo attraverso l’app Betwyll
(scaricabile gratuitamente da tutti), con un percorso didattico che sarà
presentato agli insegnanti e agli educatori aretini in un incontro in programma
lunedì 15 gennaio, dalle 15.00 alle 17.00, all’Urban Creativity Lab. Nel corso
di questo pomeriggio saranno illustrati gli obiettivi e le fasi per far vivere
consapevolmente l’esperienza di TwLetteratura alle classi aretine dalle
elementari alle superiori.
Entrando nello
specifico del progetto, tutti gli alunni coinvolti potranno usare la app
Betwyll dove, a partire da lunedì 12 febbraio, avranno a disposizione “Le
avventure di Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll come primo
libro da leggere e da analizzare insieme in modalità social. Ogni due giorni,
fino al 10 marzo, sarà pubblicato un capitolo dell’opera e i partecipanti
saranno chiamati a condividere riassunti, parafrasi e varianti personali dei
contenuti attraverso tweet di centoquaranta caratteri. Nel corso del gioco
verranno anche creati personaggi tratti dal testo come @Alice o @Bianconiglio che
interagiranno con gli utenti e che favoriranno il dialogo, rendendo
maggiormente coinvolgente e interattiva l’esperienza del libro. «Utilizzando Betwyll -
spiega Marco Montanari dell’associazione Verso Arezzo, - sarà prima possibile leggere il libro
proposto e poi giocare con il testo interagendo con i personaggi, portando
variazioni, lasciando commenti o reinterpretandolo, con una costante
condivisione con i compagni, con gli insegnanti e con chiunque decida di
partecipare».

Arezzo,
sabato 13 gennaio 2018
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