AREZZO – Da Arezzo all’Italia, la campagna
elettorale deve rappresentare un’occasione per trattare i veri problemi dei
cittadini con coerenza e senza ipocrisie. L’auspicio arriva dal Partito
Socialista Italiano della zona aretina che chiede chiarezza e serietà alle
forze politiche locali, soprattutto in riferimento a tre tematiche centrali per
la città come la gestione del servizio idrico, la fine di Banca Etruria e i
servizi socio-sanitari e ospedalieri del territorio. Alla maggioranza comunale,
il Psi chiede di spiegare come intende procedere con le dichiarate azioni di
tutela contro l’onorevole Boschi, come pensa di sviluppare le prossime attività
turistiche e culturali attraverso l’istituzione delle fondazioni e come si pone
nei confronti dell’ingresso di Estra in Nuove Acque per arrivare ad un maggior
democrazia del servizio.
Allo stesso tempo è chiamato in causa anche il Pd con
cui i socialisti hanno recentemente collaborato nelle coalizioni di
centro-sinistra in occasione delle più recenti elezioni (da quelle regionali a
quelle dei vari Comuni della provincia) e a cui viene ora richiesto di esporsi
con maggior trasparenza in riferimento a tre questioni. Sul tema di Nuove Acque,
il Pd è d’accordo con i suoi sindaci che hanno votano a favore della proroga
della concessione o è contrario come è stato affermato da alcuni esponenti
aretini? Nella vicenda di Banca Etruria, il Pd è favorevole alla piena tutela dei
diritti dei risparmiatori e degli interessi della città, o si limita ad una
difesa dell’onorevole Boschi di fronte alle dichiarazioni del sindaco? Rispetto
alla rete dei servizi socio-sanitari ed ospedalieri, il Pd è pronto a prevedere
una revisione profonda della situazione di Arezzo e provincia? «Sollecitiamo questi chiarimenti -
commenta il segretario della zona aretina del Psi Alessandro Giustini, - per permettere ai cittadini di giudicare
l’operato delle varie forze e di indicare consapevolmente il futuro del Paese».

Arezzo,
mercoledì 24 gennaio 2018
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