giovedì 18 gennaio 2018

Sosta e mobilità: ad Arezzo mancano progettualità e idee

AREZZO – Rendere a pagamento il parcheggio di via Caduti sul Lavoro è stata una scelta sbagliata che ha scontentato tutti e che ha denotato approssimazione sul tema della sosta e della mobilità aretina. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che ricordano come, ormai dal 2015, la città attenda il varo definitivo del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che permetterebbe di fare chiarezza anche su questo ambito e di lavorare con progettualità e senza improvvisazioni. In via Caduti sul Lavoro erano stati sicuramente richiesti interventi e controlli per contrastare il parcheggio selvaggio soprattutto in concomitanza di eventi fieristici e di iniziative gastronomiche, ma l’associazione denuncia come la risposta dell’amministrazione si sia limitata a porre le “strisce blu” a discapito dei residenti e dei commercianti della zona.
Per quanto riguarda le esigenze dei pendolari, invece, non è stata mostrata la sensibilità di provare a trovare un’alternativa immediata o di prospettiva: i tanti che usufruivano del parcheggio per poi servirsi dei mezzi pubblici, dunque, saranno ora costretti ad andare in aree di sosta a pagamento o a girare per le strade cittadine alla ricerca di posti gratuiti a discapito, ovviamente, della salubrità dell’aria e del traffico. «È evidente che tale scelta sia l’ultimo disperato tentativo per rianimare il parcheggio multipiano Mecenate che non ha mai brillato per utilità e, di conseguenza, per ricavi - commenta Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo. - Fin da prima della sua realizzazione, la nostra associazione ha sottolineato l’inutilità di tale struttura, dal momento che sarebbe stato sufficiente mettere a norma il parcheggio a raso già esistente e, con un minimo investimento, lasciarlo gratuito a pendolari e cittadini. Non fu così e adesso abbiamo una struttura che è costata, e che tuttora costa perché finanziata con un leasing, oltre quattro milioni di euro».
La proposta dei Popolari per Arezzo riguarda la conversione ad uso commerciale del piano terra del multipiano Mecenate in modo da renderlo remunerativo attraverso gli affitti, prevedendo i restanti due piani di parcheggio liberi o a tariffazione simbolica. Nel frattempo, l’amministrazione dovrebbe impegnarsi ad individuare e a rendere disponibile un’area di sosta libera e gratuita per i pendolari nei pressi della stazione, attuando ad esempio una riqualificazione del dismesso scalo merci. «Ci auguriamo - aggiunge Gallorini, - che l’attuale o le future amministrazioni abbiano il buonsenso di individuare in tale area una porzione da destinare ai pendolari. L’auspicio è, comunque, che l’amministrazione trovi nuove soluzioni e non si limiti a comprare altri secchielli di vernice blu per far pareggiare i conti».

Arezzo, giovedì 18 gennaio 2018

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