AREZZO
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Chiarezza sulle prospettive e sul futuro della Cantarelli. A richiederla sono i
Popolari per Arezzo che hanno presentato un'interrogazione al sindaco Stefano
Gasperini per stimolare la giunta comunale ad interessarsi alle sorti della
nota azienda aretina di abbigliamento che vanta ben 286 dipendenti tra lo
storico stabilimento di Rigutino e quello di Terontola. L'intervento è motivato
dai cambiamenti societari che stanno attualmente interessando la Cantarelli e
dalla situazione di instabilità che stanno percependo i suoi lavoratori, due
condizioni appurate dai Popolari per Arezzo e presentate anche
all'amministrazione cittadina. L'azienda sta infatti portando a termine
un'importante operazione di fusione societaria con un partner internazionale e
ha così avviato una fase che, presentata come una preziosa occasione di
consolidamento e di sviluppo finanziario e industriale, comporterà
necessariamente una riorganizzazione interna che interesserà l'area
amministrativa, quella commerciale e quella produttiva.
Le maggiori
preoccupazioni sono dunque rivolte verso gli attuali lavoratori che stanno
vivendo con apprensione questi sviluppi societari, in attesa di avere certezze
sul futuro loro e dell'azienda.
L'interrogazione presentata da Luigi Scatizzi,
capogruppo dei Popolari per Arezzo, chiede dunque all'amministrazione di
interessarsi alle sorti della Cantarelli e di prevenire eventuali problematiche
future, scongiurando situazioni di crisi come quelle che negli ultimi mesi
hanno colpito la Cadla e altre aziende locali. «Ci auguriamo - afferma Andrea Gallorini, presidente dei Popolari
per Arezzo, - che questo nuovo progetto
industriale possa rilanciare nel mercato nazionale e internazionale la
prestigiosa azienda d'abbigliamento. Intanto è necessario avere chiarezza sulle
prospettive della Cantarelli, con il Comune che deve attivarsi per ottenere
informazioni in merito ad un'operazione aziendale che determinerà il futuro di
centinaia di dipendenti e di famiglie residenti nel territorio aretino».
Arezzo, venerdì 2 gennaio 2015
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