AREZZO – Un'accelerata nell'approvazione del
Piano Interprovinciale di gestione dei rifiuti. A richiederla sono i Popolari
per Arezzo che, nel corso dell'ultimo consiglio comunale, hanno stimolato
l'amministrazione ad una presa di posizione ufficiale per velocizzare l'iter per
l'attuazione del piano e per allineare così la provincia aretina agli obiettivi
fissati dalla regione Toscana. Sottoscritto nel febbraio 2014 dalle Province di
Arezzo, Grosseto e Siena, il Piano Interprovinciale deve trovare la definitiva
approvazione entro un biennio ma, a distanza di quasi un anno, si trova ancora
bloccato. Le principali preoccupazioni dei Popolari per Arezzo riguardano la
dichiarata opposizione di alcuni consiglieri provinciali aretini e il cambio
dei presidenti delle Provincie di Grosseto e Siena, due problematiche che
potrebbero ostacolare l'iter d'approvazione e bloccare il rinnovamento delle
politiche di raccolta e di smaltimento dei rifiuti.
Il Piano Interprovinciale
contiene infatti alcuni importati passaggi, come l'incremento della
differenziata al 70% e del riciclo al 60%, che scongiurerebbero definitivamente
il raddoppio dell'inceneritore di San Zeno, garantendo minori spese di
smaltimento e maggiori ricavi per il riutilizzo dei materiali recuperati.
Considerata la bontà del progetto, i Popolari per Arezzo hanno dunque chiesto
all'assessore con delega ai rifiuti Franco Dringoli e al sindaco Stefano
Gasperini di stimolare il presidente della provincia di Arezzo perché si
impegni in prima persona per una rapida conclusione dell'iter di approvazione
del piano. «Si prospetta una miglior
gestione dei rifiuti - spiega Giovanni Grasso, vicepresidente dei Popolari
per Arezzo, - che blocca il raddoppio
dell'inceneritore e aumenta la differenziata, garantendo un conseguente
risparmio alle famiglie e alle imprese: riteniamo che sia indispensabile una
chiara presa di posizione dell'amministrazione comunale per attuare
concretamente questa svolta». Restando sul tema dei rifiuti, i Popolari per
Arezzo auspicano che questi cambiamenti possano portare ad una riduzione dei
costi e ad un conseguente abbassamento delle tasse. L'aumento delle ultime
aliquote della Tari deve infatti rimanere un caso isolato che spinga il Comune
ad una maggiore efficienza per razionalizzare la gestione dei rifiuti e per
riuscire così a procedere verso un futuro ribasso dei prezzi. «Questo è lo scopo che ha portato alla
creazione di Sei Toscana come unico organo per la gestione dei rifiuti -
aggiunge Franco Romagnoli dei Popolari per Arezzo. - Se anche nel 2015 assisteremo ad un aumento delle aliquote e dei costi
del servizio, la creazione di questa grande azienda avrà rappresentato un
errore di valutazione che graverà negativamente sulle tasche di tutti i cittadini».
Arezzo,
martedì 6 gennaio 2015
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