AREZZO – Due aretini hanno scelto la miglior
pizza italiana in gara alla terza edizione del concorso "Vide'O Pizza
quant'è bella". L'iniziativa, tenutasi a Reggello e organizzata dal magazine
milanese PizzaFood, ha visto la partecipazione di professionisti di tutta la
penisola e per valutare i loro piatti è stata allestita una giuria di cinque
esperti in cui erano presenti anche Renato Pancini e Shady Hasbun, rispettivamente
titolari di Al Fogher e Le Rotte Ghiotte. Il primo è stato chiamato per il suo
ruolo di presidente dell'associazione pizzerie aretine e per la sua notorietà
acquisita nel settore, mentre il secondo rispondeva a parametri legati alla
creatività e all'incontro tra le diverse culture gastronomiche. Il concorso
"Vide'O Pizza quant'è bella" mirava infatti a valorizzare la pizza
come occasione di sperimentazione e come contenitore di tanti sapori, due
caratteristiche che da sempre contraddistinguono la cucina di chef Shady.
I due aretini, inseriti in una giuria con altri tre
colleghi da Napoli a Senigallia, hanno valutato le sedici pizze selezionate per
partecipare alla gara e ne hanno misurato la presentazione, la cottura e il
gusto, con una maratona di quasi otto ore di assaggi che ha permesso di stilare
la classifica finale.
Per tutta la giornata, Pancini e Hasbun sono stati
reclusi in una stanza isolata dai forni e hanno visto i vari piatti solo una
volta terminati, per non ricevere alcun tipo di influenza dai pizzaioli o dalla
fase di preparazione; al termine dell'evento, al primo posto, si è classificato
il veneto Giovanni Landi con la sua creazione "Nord-Sud" che univa
salumi e formaggi di meridione e settentrione. «In una giuria di cinque membri - commenta Hasbun, - ben due erano aretini, a conferma dell'alta
qualità riconosciuta alla cucina del nostro territorio. Sono felice di aver contribuito
a questo importante concorso promosso da PizzaFood perché ho potuto godere di
un bel confronto con colleghi da tutta Italia e ho scoperto tante nuove idee
legate agli abbinamenti tra sapori e culture diverse».
Arezzo,
martedì 8 novembre 2016
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