AREZZO
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La vicenda giudiziaria legata ad Ato Toscana Sud del ciclo dei rifiuti, con
l'arresto del direttore per corruzione e turbativa d'asta, deve generare nella
politica una più amplia riflessione sull'utilità e sulla gestione dei servizi
ai cittadini. A sostenerlo sono i Popolari per Arezzo che evidenziano come
negli ultimi anni si sia registrato un processo contraddittorio che, da un lato,
ha portato all'eliminazione e al ridimensionamento di enti elettivi e prossimi
ai territori come Circoscrizioni e Provincie, mentre dall'altro alla nascita di
nuove entità come gli stessi Ambiti
Territoriali Ottimali che sono molteplici, composti in modo differente e
lontani dai cittadini.
In questo senso, i Popolari per Arezzo evidenziano come
le amministrazioni comunali non riescano a controllare efficacemente i servizi
offerti, e a verificarne spesso la trasparenza, gli affari e gli interessi
economici.
La politica deve dunque attivarsi per porre un limite agli aumenti
ingiustificati delle tariffe che non possono crescere oltre il livello
dell'incremento dell'inflazione: i costi dei servizi essenziali e dei beni di
prima necessità devono essere posti sotto controllo e devono essere bloccati i
loro rialzi esagerati. In questo senso, i Popolari per Arezzo ricordano come la
tassa sui rifiuti nel 2014 subì un forte balzello, ma numerosi rincari si sono
recentemente verificati anche per altri servizi ai cittadini. «Gli
Ato devono essere capaci di tutelare e di garantire i diritti dei cittadini - commentano i Popolari per Arezzo. - Le famiglie devono essere informate e chiamate
a partecipare alle scelte, soprattutto a quelle che implicano una tassazione:
va rivalorizzato il sacro principio della democrazia "no taxation without
representation". Ci sentiamo in dovere di chiedere regole e vincoli severi
per questi "carrozzoni" sorti ufficialmente per fini lodevoli come
l'ottimizzazione e la razionalizzazione dei costi, ma che hanno bisogno di
meccanismi maggiormente trasparenti e di maggiori ritorni in termini di qualità
e di efficienza».
Arezzo, sabato 12 novembre 2016
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