La Lilt rinnova la convenzione con la Cooperativa Taxi Arezzo

AREZZO – La Lilt rinnova la convenzione con la Cooperativa Taxi Arezzo per un trasporto a basso costo per le visite mediche e sanitarie. L'accordo, avviato nel 2015, è stato confermato anche per il 2017 e rappresenta un'importante forma di assistenza per coloro che hanno difficoltà a spostarsi autonomamente, dunque in particolar modo per anziani e non-autosufficienti. La convenzione si rivolge ai tesserati della Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori e permette di raggiungere a prezzi agevolati gli studi medici e gli ambulatori della città di Arezzo. Questa iniziativa è volta a promuovere la cultura della prevenzione, facilitando le pratiche per tenere sotto controllo il proprio corpo attraverso visite e screening oncologici che permettono di individuare in anticipo eventuali patologie e aumentare le possibilità di guarigione.

In questo senso, la Lilt organizza ogni anno una serie di iniziative e di campagne nazionali volte ad assicurare controlli gratuiti (dalla visita senologica alla visita broncopneumologica, arrivando alla mappatura dei nei), ma l'impegno nella prevenzione al cancro è quotidiano grazie ad una rete di medici che garantiscono visite a tariffe agevolate per controlli diagnostici e specialistici in tutti gli ambiti sanitari.

Per godere della convenzione, valida all'interno dell'area urbana di Arezzo, è necessario contattare la Lilt provinciale o direttamente la Cooperativa Taxi. «Molte persone - spiega Ivan Cipriani Buffoni, presidente della Lilt provinciale, - hanno difficoltà negli spostamenti per effettuare le visite, dunque siamo felici di poter rinnovare un accordo che rappresenta una preziosa soluzione per superare questa problematiche. Ringraziamo la Cooperativa Taxi Arezzo per la sensibilità mostrata nei confronti del nostro impegno nella prevenzione ai tumori: questo supporto ci permette di assicurare la mobilità all'interno della nostra città per persone che altrimenti non potrebbero raggiungere i luoghi di visite mediche e sanitarie».

Arezzo, giovedì 24 novembre 2016