AREZZO
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Un forum per riunire le istituzioni politiche e tutte le associazioni di
categoria aretine con l'obiettivo di trovare strategie comuni per rilanciare il
tessuto sociale ed imprenditoriale. A richiederlo sono i Popolari per Arezzo
che, alla luce degli ultimi dati negativi relativi al commercio estero e al
settore manifatturiero, invitano l'amministrazione comunale e la politica a
farsi promotrici di un clima di collaborazione tra tutti i soggetti sociali ed
economici per ottenere una lettura complessiva della realtà locale e per
individuarne problematiche ed opportunità. La città di Arezzo, in qualità di
capoluogo di provincia, ha il dovere di assumere un ruolo di esempio e di
stimolo per la crescita di tutto il territorio, dunque la politica deve avviare
un lavoro che permetta di superare gli interessi di settore e che sia orientato
verso uno sviluppo complessivo ed integrato.
«L'attuale situazione economica della città - commenta Andrea
Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - richiede uno sforzo in più: la politica e le istituzioni devono
iniziare ad unire. Le iniziative organizzate dalle singole associazioni di
categoria non sono sufficienti per promuovere un reale sviluppo del territorio,
dunque occorre che la politica interrompa l'attuale fase di stallo, le frizioni
e i corporativismi, avviando una concertazione che permetta di individuare ciò
di cui Arezzo ha maggior bisogno e di trovare strategie comuni».
Questo forum permetterebbe
all'amministrazione di ottenere una visione economica completa e di progettare
il futuro, calibrandolo alle reali esigenze della città e basandosi sulla
presenza di uno dei poli fieristici più importanti del centro Italia.
Nell'ultimo anno, infatti, Arezzo è stata soprattutto la città del food con eventi ed iniziative dedicate
al settore gastronomico, mentre è stato fatto ben poco per valorizzare le reali
eccellenze del territorio e per sostenerne le imprese. Un esempio emblematico
di tale immobilismo riguarda l'allestimento del nuovo Museo dell'Oro, un
progetto verso cui l'amministrazione ha sempre indugiato nonostante i
finanziamenti della Regione Toscana e della Camera di Commercio che avrebbero
permesso di realizzare un'esposizione attrattiva e all'avanguardia. «La programmazione economica e turistica -
aggiunge Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - non può fondarsi esclusivamente sul food, un settore che ha fatto da
padrone alla maggior parte degli ultimi eventi cittadini. Arezzo ha tante
eccellenze imprenditoriali che meritano di essere valorizzate e che possono
fornire nuovo ossigeno all'economia del territorio, ma ha anche importanti
personaggi artistici e culturali su cui creare attrazione a livello mondiale
per attirare turismo internazionale. L'epoca delle divisioni deve finire: l'amministrazione
deve mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità e far capire che
insieme si è più forti».
Arezzo,
domenica 6 novembre 2016
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