AREZZO – Le giuste strategie per la
comunicazione sociale al tempo dei social network sono il tema di un convegno
organizzato dai Popolari per Arezzo. L'appuntamento è in programma sabato 24
giugno, dalle 17.00, presso la sala conferenze di Casa Petrarca in via
dell'Orto, e vedrà come relatori il professor Giampiero Gamaleri della Pontificia
Università della Santa Croce di Roma e il giornalista Vincenzo Spagnolo di
Avvenire. Il convegno, dal titolo "Parole e immagini nell'epoca dei social
network", si pone in scia al percorso fotografico di "Vite
sparse" che, curato da Massimo Soletti, ha tappezzato le strade cittadine
con manifesti raffiguranti situazioni di povertà, luoghi abbandonati ed
emergenze abitative. Questa particolare mostra ha rappresentato il pretesto per
portare alla luce alcune problematiche che interessano Arezzo e per stimolare
una maggior sensibilità politica nei loro confronti, trovando ora seguito con
un incontro per spiegare le modalità corrette ed etiche per trattare le
tematiche sociali sui social network e sui vari canali comunicativi per evitare
strumentalizzazioni o banalizzazioni che alimentano un clima di divisione e di
disinteresse.
Il convegno, moderato dalla giornalista Barbara Perissi, sarà
aperto dai saluti del presidente dei Popolari per Arezzo Andrea Gallorini e del
vicepresidente Giovanni Grasso. «Negli
ultimi mesi - spiega Gallorini, - sempre
più spesso ci siamo trovati a non condividere i termini e le modalità per
parlare di sociale da parte di chi amministra la città. L'uso della rete sta
trasformando la politica sociale in una politica social, con il forte rischio
di strumentalizzazioni e di cattiva informazione, dunque il convegno nasce con
l'ambizione di riflettere sull'etica da tenere nell'utilizzo dei più moderni
strumenti di comunicazione».
Tutto questo sarà affrontato attraverso l'esperienza
quotidiana di Gamaleri e Spagnolo che porteranno il loro contributo
professionale per approfondire una tematica tanto delicata e sensibile in cui
parole e immagini hanno un peso decisivo. Le immagini, infatti, sono la prima
forma per attirare l'attenzione degli utenti dei social: qual è il loro miglior
utilizzo? I social, inoltre, permettono ai cittadini di esprimere in prima
persona la loro opinione, senza filtri né mediazioni, eludendo i più
strutturati canali della comunicazione tradizionale; ognuno può svolgere
un'azione politica e fare opinione, ma allo stesso tempo è forte il rischio di
una deriva populista e ideologica. «I
social - aggiunge Grasso, - hanno la
potenzialità di permettere ad ognuno di condividere e di rendere noto il
proprio pensiero, ma questa legittima azione diventa pericolosa quando si
affrontano tematiche sensibili come quelle sociali. L'incontro ha l'obiettivo
di formare e sensibilizzare verso quelle strategie necessarie per comunicare in
rete, dunque rivolgiamo l'invito a partecipare alla cittadinanza e agli amministratori».
Arezzo,
giovedì 22 giugno 2017
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